Il sogno è diventato realtà: i boschetti reali hanno ufficialmente il loro parco giochi inclusivo, adatto ai bambini dai tre ai dodici anni. L’inaugurazione alle 11 di sabato 24 ottobre alla presenza delle autorità e delle tante realtà che hanno sostenuto il progetto promosso dall’associazione culturale “Andiamo ai boschetti”. Taglio del nastro in tono minore, a causa dell’aggravarsi della pandemia: l’intenzione è quella di organizzare un momento di festa non appena l’emergenza sanitaria allenterà di nuovo la sua morsa.
«Fino all’ultimo siamo stati incerti sull’organizzare o meno un momento di ritrovo – ha commentato il sindaco Dario Allevi – Poi abbiamo pensato che almeno il taglio del nastro potesse rappresentare un segnale di speranza e di positività nei confronti del futuro». L’area verde incastonata tra il centro storico e la villa reale viene finalmente restituita alle famiglie: «Il prossimo step – ha aggiunto il primo cittadino – sarà quello di dotarla di un’area ristoro. Avremmo già voluto farlo adesso, ma dobbiamo aspettare che il consiglio di stato si pronunci a proposito della vertenza in corso con Saum» sul progetto dei chioschi in città – che prevedeva l’installazione di tredici dehors da inserire in centro, lungo il percorso che dalla stazione porta appunto ai boschetti reali. Il Tar lo scorso aprile aveva respinto il ricorso presentato dalla società, ma la vertenza adesso è di nuovo in discussione.
«Intanto, però – conclude il primo cittadino – sarebbe possibile pensare di posizionare un piccolo chiosco mobile, un’ape car, da gestire con la collaborazione delle realtà del territorio». Tra i promotori dell’iniziativa l’emozione era forte: il progetto di riqualificare i malfrequentati boschetti per restituire l’area verde alla città e ai suoi cittadini nasce sette anni fa, nel 2013. Nel mentre non sono mancati incidenti di percorso e momenti di sconforto. «Ma non ci siamo mai arresi – ha spiegato Anna Martinetti, componente del comitato dell’associazione culturale “Andiamo ai boschetti” con Carlotta Filippini, Kim De Rouck e Paolo Mattiazzi – e adesso la soddisfazione è grande. In questi anni abbiamo investito molto in termini di tempo e di idee».
Il costo complessivo dell’intervento è di 130mila euro. Un contributo è arrivato dal bando Emblematici provinciali, promosso da Fondazione Cariplo e da Fondazione della Comunità MB a cui ha partecipato il Comune di Monza nell’ambito del progetto “Germogli di comunità” (che ha riguardato anche la riqualificazione dei giardini di via Fiume a San Rocco e di via Manara a San Biagio), ma la parte restante, quasi centomila euro, è stata sostenuta grazie all’iniziativa privata.