Mentre il nuovo ponte Colombo prende finalmente forma, il Comune di Monza stanzia 25mila euro per la sicurezza degli altri attraversamenti della città.
Il Lambro in via Colombo si potrà attraversare nel mese di gennaio. Obiettivo dell’amministrazione comunale quello di completare i lavori entro «le feste di Natale»: lo riferisce il vicesindaco Simone Villa, precisando anche di un incontro di aggiornamento con la ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori. Insomma: ancora una manciata di giorni di lavoro e si dovrebbe arrivare alla tanto sospirata conclusione dell’intervento – inizialmente annunciata per la fine di ottobre – che ricollegherà gli Spalti a piazza Cambiaghi.
«Nei giorni immediatamente successivi all’epifania saranno eseguite le prove con carichi pesanti»: prove da cui vicesindaco e amministrazione si aspettano «un esito positivo».
Motivo per cui piazza Trento e Trieste ha intenzione di riaprire contemporaneamente il transito tanto ai pedoni e ai ciclisti, quanto ai veicoli: una novità rispetto a quanto era stato riferito nelle scorse settimane, quando da palazzo avevano anticipato l’intenzione di consentire almeno l’attraversamento ciclopedonale durante le festività.
Intanto il Comune di Monza ha ottenuto un finanziamento di 25mila euro nell’ambito del «Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza» presso il Ministero dell’Interno.
Le risorse serviranno a finanziare gli interventi di manutenzione straordinaria sui ponti su cui sono emerse anomalie strutturali a seguito del “censimento” su 41 strutture tra ponti, sottopassi e cavalcavia condotto nell’estate del 2018 e delle successive prove di carico su cinque ponti effettuate lo scorso autunno: quello di via Aliprandi, di via Annoni, di via Zanzi, di via Visconti e di via Fermi.
«Continuiamo a lavorare per prevenire – spiega Simone Villa – Un percorso iniziato tre anni fa con la prima mappatura di tutti i ponti, i sottopassi e i cavalcavia della città e proseguita, poi, con le prove di carico sui cinque ponti che presentavano situazioni più critiche. Crediamo nella cultura della sicurezza ed è per questo che intendiamo portare avanti un’azione preventiva che negli ultimi anni non è mai stata fatta».