I comitati ambientalisti bocciano il piano di recupero dell’area ex Fiera di Monza adottato dalla giunta il 20 giugno. Il coordinamento delle associazioni, che ha depositato una serie di osservazioni al progetto per la costruzione di due supermercati di cui uno con insegna Lidl tra i viali Stucchi e Sicilia, chiede che il disegno venga ritirato e ripresentato dopo “una valutazione più accurata, finalizzata ad un utilizzo più coerente con la posizione strategica”.
Monza: i comitati ambientalisti bocciano il piano ex Fiera, “insensata” l’apertura di altri punti vendita di alimentari
I firmatari, rammaricati per la vendita dei 20.000 metri quadri abbondanti ceduti all’asta dal Comune nel 2019, ritengono «insensato» consentire l’apertura di altri punti vendita di alimentari lungo un asse su cui si trovano Esselunga, Iper Montebello ed Eurospin: “La competizione – commentano – porterà prevedibilmente a una crisi del settore”.
Il piano presentato nel 2021 dalla Immobiliare di Monza srl, attaccano, non sarebbe basato su alcuna «valutazione di impatto economico, ambientale e urbanistico delle strutture» previste: propongono, quindi, di sostituirle con bar e ristoranti al servizio dell’U-Power Stadium e degli impianti sportivi presenti nel raggio di poche decine di metri. Criticano, inoltre, le modifiche individuate per la viabilità, tra cui il nuovo disegno della rotatoria tra i viali Stucchi e Sicilia che, con la eliminazione delle due corsie per la svolta a destra, a loro parere non servirà a fluidificare i flussi, ma allungherà le code. Secondo i comitati l’unico modo per decongestionare la circolazione ed “evitare conflitti di traffico” sarebbe lo scavo di un sottopasso tra le due arterie. Le associazioni ambientaliste domandano, infine, la presentazione di “un accurato studio relativo alla valutazione delle ricadute di inquinanti e degli impatti sanitari” che, sono convinti, aumenteranno a causa dell’incremento dei veicoli che saranno richiamati dai supermercati che sorgeranno a poca distanza dalla cascina Cantalupo che ospita donne e bambini.
Monza: i comitati ambientalisti bocciano il piano ex Fiera, appunti anche alla modifica concessa all’operatore sulla Garbagnati
I comitati fanno le pulci anche alla modifica con cui il 9 luglio l’amministrazione ha accolto la richiesta dell’operatore che sta costruendo un complesso residenziale di 17 palazzine sull’area di via Val d’Ossola un tempo occupata dalla ditta Garbagnati: le osservazioni, in questo caso, sono di natura formale dato che i cantieri sono stati aperti alcuni anni fa. Le associazioni, infatti, contestano la mancanza di alcuni documenti sul sito del Comune su cui non si troverebbero l’avviso di avvenuta pubblicazione delle variazioni al piano, la delibera di adozione, la relazione dettagliata delle differenze, le tavole grafiche che consentano di comparare il disegno vigente con quello rivisto. Chiedono, quindi, di ripubblicare il piano attuativo completo dei documenti “per una maggiore trasparenza degli atti e per agevolare la comprensione delle modifiche”.