Monza ha dedicato una strada a Luigi Gustavo Kullmann

Il Comune di Monza ha ufficialmente dedicato una strada, nel quartiere Cantalupo, a Luigi Gustavo Kullmann, pioniere dell’hockey in città.
La cerimonia di intitolazione della strada
La cerimonia di intitolazione della strada Fabrizio Radaelli

Luigi Gustavo Kullmann era arrivato a Monza, esattamente cent’anni fa nel 1920 quando aveva quattro anni e parlava solo tedesco. Venerdì 25 agosto mattina gli è stata intitolata ufficialmente una via nel quartiere Cantalupo, la prima strada in Italia dedicata a un giocatore di hockey. «Siamo felici di essere la prima città italiana a fare questa scelta- ha sottolineato il sindaco Dario Allevi intervenuto alla cerimonia con gli assessori Sassoli, Arbizzoni, Longo e Maffè -In Europa solo Madrid e Lisbona hanno fatto altrettanto. Intitolare a Luigi Kullmann una strada significa legare per sempre il suo ricordo alla nostra città per la quale ha fatto tanto. È stato grazie a lui che lo sport delle rotelle ha avuto inizio a Monza e si è sviluppato raggiungendo traguardi straordinari. La sua eredità è ancora presente nelle società rotellistiche cittadine che continuano a ottenere grandi successi. Speriamo di potere avere presto un palazzetto che accolga tutte le società».

Monza ha dedicato una strada a Luigi Gustavo Kullmann
Il momento dei discorsi delle autorità


Presente la figlia Marika, dirigente della Federazione italiana sport rotellistici, che ha portato il saluto del presidente federale Sabatino Aracu e naturalmente il suo ricordo filiale. «Papà abitava in centro e dato che non sapeva l’italiano non veniva compreso dagli altri bambini che non lo facevano giocare – ha raccontato -. Mia nonna, però, con dolcezza e con fermezza gli diceva di non abbattersi e così papà nel giro di poco tempo passò dal tedesco al dialetto monzese. L’italiano venne dopo. La monzesità è stata una sua caratteristica».

Monza ha dedicato una strada a Luigi Gustavo Kullmann
Il momento dei discorsi delle autorità


Commosso il ricordo dell’attuale presidente dello Skating Club (società fondata da Kullmann nel 1947 dopo aver dato vita nel 1933 all’Hockey Club Monza) Giovanna Signorelli: «Ogni volta che arrivava in palestra aveva per tutti un sorriso, una stretta di mano. E poi era un grande motivatore. Ricordo che una volta una delle nostre atlete aveva partecipato ai campionati italiani senza aver ottenuto grandi risultati ed era piuttosto delusa. Il dottor Kullmann le andò incontro e si congratulò con lei dicendole: ricordati che non tutti riescono ad arrivare ai campionati italiani. Tu, invece, ci sei andata e questo è già un bel traguardo».