Gli negano l’accesso ai servizi igienici e il poveretto non riesce a trattenere i bisogni, all’interno di un ufficio postale pieno di utenti. Una brutta avventura quella che ha visto protagonista un monzese di 87 anni che nelle scorse settimane si era recato allo sportello delle Poste di via Gaslini, nel rione Cristo Re. Come spesso accade anche quella mattina c’era la fila e l’anziano, attendendo pazientemente il proprio turno, ha più volte chiesto all’impiegato di poter accedere ai servizi igienici. Richiesta però non accolta e l’uomo, non riuscendo più a trattenere i bisogni, si è fatto la pipì addosso.
A denunciare la vicenda il nipote, adirato per il trattamento subito dal nonno e per la mancanza di educazione e di sensibilità da parte degli impiegati delle Poste.
«Mio nonno si è sentito profondamente ferito nella sua dignità – commenta il monzese a pochi giorni da quanto accaduto in via Gaslini – Si era recato in Posta per effettuare alcune operazioni dopo la recente morte della moglie. Era già demoralizzato. Vista anche l’età, malgrado arzillo e autonomo, soffre di problemi alle vie urinarie e ha chiesto gentilmente di poter accedere al bagno».
Una richiesta però non accolta e il poveretto, non riuscendo a trattenere i bisogni e non essendoci nelle vicinanze bar dove poter chiedere di andare ai servizi, si è fatto la pipì addosso.
«Mi spiace molto per quello che è accaduto – aggiunge ancora il nipote dell’anziano– Sono episodi che non dovrebbero mai succedere, e comunque essendo le Poste un luogo pubblico, l’accesso ai servizi igienici dovrebbe essere garantito. Mio nonno era talmente umiliato e adirato che voleva chiamare persino i carabinieri. Si è sentito ferito nella sua dignità di uomo. Ma come è possibile negare l’accesso ai servizi igienici – è la conclusione del monzese – soprattutto a una persona anziana e che conferma di avere problemi?».
Sull’episodio di via Gaslini abbiamo interpellato anche l’Ufficio stampa delle Poste per una replica, senza però ricevere per il momento alcuna risposta.