La scuola media Ardigò di Monza sarà una delle prime green in Italia. È stato presentato il piano dei lavori per la riqualificazione energetica del plesso utilizzato da oltre 400 alunni quotidianamente e dal territorio stesso.
Un lavoro importante, come ha sottolineato il dirigente scolastico Antonio Prizio: «Abbiamo diciassette classi, negli ultimi anni c’è stato un costante aumento degli iscritti e la struttura necessita di un intervento importante. I lavori incideranno sulla qualità dell’ambiente, non solo scolastico ed è un tema su cui i nostri alunni lavorano molto».
Un investimento importante da 1 milione e 500mila euro cui contribuisce in maniera fondamentale anche la Regione con un finanziamento da 1 milione (grazie a un bando cui il Comune è risultato vincitore): il resto sarà a carico dell’amministrazione di piazza Trento e Trieste. I lavori si concluderanno nel 2020 ma, assicurano a palazzo, non provocheranno disagi ai ragazzi visto che coinvolgeranno l’esterno della struttura.
«I ragazzi sono già molto attenti sui temi ambientali – sottolinea il vice sindaco Simone Villa – con la presenza dei progettisti potranno avere maggiori opportunità, proporre idee. Un lavoro anche economicamente importante, realizzabile grazie al contributo esterno. Non vogliamo fare lavori “spot” nelle scuole, ma intervenire in maniera strutturata e concreta, secondo le priorità».
La media di via Magellano, oggi, è realizzata in cemento armato, come molte altre nate negli anni ’70, ed è poco adeguato dal punto di vista energetico: i consumi per il riscaldamento sono alti e all’interno ci sono zone troppo calde o troppo fredde. Con la riqualificazione la facciata verrà completamente rinnovata: sarà termoattiva, sfruttando una tecnologia innovativa. Verranno installati nuovi serramenti, più performanti, verranno installati pannelli fotovoltaici e solari termici e in questo modo la scuola passerà dall’attuale classe energetica E (anche ultima in classifica) a quella A1 (la migliore). In questo modo la scuola avrà un consumo energetico pari quasi a zero.
«La delibera relativa a quest’intervento apre la strada a molte altre – continua Dario Allevi, il sindaco – e siamo orgogliosi. La sinergia è la chiave di volta per accedere a contributi regionali». Un’attenzione all’ambiente, visto che le emissioni di Co2 scenderanno di oltre l’80 percento, e ai costi che si abbatteranno fino al 73 percento.
Lo studio DBM si occuperà dei lavori, come spiega l’architetto Giampaolo Di Giovanni: «Con queste nuove tecnologie all’avanguardia si produce energia che si utilizza all’interno della struttura. Monza è uno dei pochi comuni in Italia che avrà una scuola di questo genere».