È durata pochi giorni soltanto la presenza dei templari a presidio della cappella reale di Monza. Dopo mesi di battibecchi e di accuse che l’associazione Templari oggi ha mosso contro il Consorzio Villa reale e Parco di Monza e il presidente, Paolo Pilotto (“genuflesso all’arciprete di Monza”, come era stato riportato in un comunicato dello scorso dicembre a firma del presidente dell’associazione, Mauro Giorgio Ferretti), ora da entrambe la parti si è scelto «di comune accordo di risolvere la convenzione, restando le parti disponibili a riprendere eventualmente la collaborazione al momento opportuno», fa sapere lo stesso Ferretti.
La decisione di interrompere la collaborazione con l’associazione Templari oggi è stata presa durante un incontro che si è svolto tra le parti lo scorso 14 febbraio. La motivazione, stando a quanto riferito dal Consorzio, sarebbe «l’imminente avvio dei lavori per la messa in sicurezza e la valorizzazione della cappella reale, un bene storico di altissimo pregio, piccolo e grande gioiello per la città di Monza, che impone di sospendere ogni attività, anche saltuaria, volta a favorire le visite».
E bene però sottolineare, calendario alla mano, che secondo le date del cronoprogramma fornite dal sottosegretario regionale Mauro Piazza in risposta a una interrogazione presentata dal consigliere democratico Gigi Ponti, come riportato dal Cittadino, i lavori per il restauro della cappella reale dovrebbero iniziare il 14 settembre.
Monza, fra templari e Reggia scoppia la pace: i commenti
Niente da fare nemmeno per gli altri luoghi del parco che i templari avevano indicato come possibili siti di presidio da parte dei volontari dell’associazione: Villa Mirabello, indicata nella convenzione firmata tra associazione e Consorzio lo scorso luglio, ma anche alcuni ingressi del parco. «Al momento anche Villa Mirabello non è disponibile per le visite al pubblico, pertanto non si ravvisa la necessità di garantire la sorveglianza di altri ingressi», si legge in una nota del Consorzio.
All’appuntamento con i rappresentanti dell’associazione dei templari erano presenti il direttore, Bartolomeo Corsini e il presidente del Consorzio, Paolo Pilotto, che ha definito il confronto «franco e cortese», mentre Ferretti ha parlato di «un incontro bonario, che si è svolto in un clima di ascolto e buona volontà da entrambe le parti». Peccato che fino a poche settimane fa si fosse addirittura ventilata l’ipotesi di un contenzioso legale in risposta a quella che l’associazione presieduta da Ferretti ha fin da subito considerato una presa di posizione pretestuosa. Era stato lo stesso Pilotto a riferire di un «documento mancante» che sarebbe dovuto arrivare dalla curia di Milano e che avrebbe potuto garantire l’avvio del servizio dei templari nella cappella reale.
«Non è necessaria e non è prevista alcuna autorizzazione ecclesiastica e alcun gradimento da parte della curia. Con tutto il rispetto dovutole in quanto cattolici questa attenzione rappresenterebbe una grave e indebita ingerenza nella vita di associazioni civilistiche e istituzioni statali, in violazione delle norme concordatarie», aveva dichiarato Ferretti. Lasciato il lavoro a Monza, i templari potranno concentrarsi ora sugli incarichi che sono stati loro affidati in occasione del giubileo, a presidio di tre basiliche papali a Roma.