Manca l’allegato fondamentale, ma il documento contestato dall’associazione Templari Oggi ora è lì, nero su bianco, pubblicato all’albo pretorio del Consorzio Villa reale e Parco di Monza. È la delibera del consiglio di gestione che ratifica la scelta di interrompere la convenzione con i templari entro i sei mesi di prova della collaborazione che aveva portato i cavalieri a fare presenza in alcuni luoghi della Reggia, teoricamente in funzione di guardiania e informazione: “Il Consorzio ha ritenuto opportuno accogliere tale iniziativa di collaborazione, valorizzando l’apporto di volontariato, rafforzando nello specifico l’attività di assistenza, informazione attiva e presidio delle strutture affidate”, recitava il documento approvato in estate, poi declinato nella presenza alla Cappella reale della Villa e in prospettiva anche al Mirabello.
Monza: templari alla Reggia, le tappe della convenzione annullata
A metà dicembre, il 13 per l’esattezza, assente solo il rappresentante della Camera di commercio (Carlo Edoardo Valli) il consiglio di gestione ha votato all’unanimità dei presenti la decisone di recedere dall’accordo. Il testo della delibera riferisce che “in data 27 giugno 2024 il Consorzio Villa reale e Parco di Monza e la Templari Oggi hanno sottoscritto una convenzione per attività di presidio di alcuni ingressi ed edifici di particolar rilievo gestiti dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza” e che, con “nota del 30 ottobre 2024, il Consorzio ha richiesto alla Curia arcivescovile di Milano osservazioni e chiarimenti in merito alla Cappella reale e alla Templari Oggi APS”. Tre settimane dopo, la Curia di Milano ha mandato una risposta al Consorzio, acquisita al protocollo il 20 novembre (ma non allegata alla delibera, quindi non è pubblico al momento il contenuto): una certezza, a prescindere dalla nota, la Cappella è consacrata e rientra sotto la giurisdizione della parrocchia di San Biagio.
Monza: templari alla Reggia, “il diritto di risolvere il rapporto”
Nel frattempo l’attività dei templari era stata sospesa dal 4 ottobre, al fine di procede – riporta il documento – “ad opportuni approfondimenti riguardanti la necessità di reperire autorizzazioni in merito all’attività svolta”. Il punto di approdo è il 6 dicembre quando l’associazione Templari Oggi “ha intimato e diffidato il Consorzio Villa reale e Parco di Monza a ripristinare l’attività di presidio oggetto della convenzione“. Ma “considerato che l’art. 6 della convenzione per attività di presidio di alcuni ingressi ed edifici di particolar rilievo gestiti dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, sottoscritta in data 27 giugno 2024, tra il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e la Templari Oggi APS prevede che la medesima convenzione sia sottoposta a un periodo di prova, stabilito in mesi 6 (sei) dalla sottoscrizione, in tale semestre resta reciproco il diritto di risolvere il rapporto tramite
comunicazione via Pec, in qualsiasi momento, senza obbligo di preavviso da ambo le parti”. Per tutto questo il Consorzio ha ritenuto “opportuno cessare il rapporto con la Templari Oggi”.
Monza: templari alla Reggia, l’annuncio della causa legale
Il resto è storia recente: tra Natale e Capodanno, l’associazione ha annunciato l’intenzione di procedere per vie legali per contestare il naufragio della convenzione di giugno. Templari Oggi, ha detto il presidente Mauro Giorgio Ferretti in quei giorni, “ha già conferito mandato a uno studio legale milanese di contestare la validità della revoca per violazioni di obblighi di motivazione che impediscono il vaglio della salvaguardia del pubblico interesse cui è indirizzata l’azione dell’amministrazione, e per la tutela della dignità e onore dell’associazione“.