Monza: falsa pratica per costruire, nei guai anche un ex Tangentopoli

In tre a giudizio per presunti illeciti relativi alle pratiche di bonifica di due aree abbandonate di Monza. Alla sbarra S.P., funzionario dell’Arpa di Monza, A.N., un imprenditore edile di Cesano Maderno e G.T., un architetto monzese che negli anni ’90, venne coinvolto negli scandali di Tangentopoli.

In tre a giudizio per presunti illeciti relativi alle pratiche di bonifica di due aree abbandonate di Monza. I reati contestati vanno dal falso all’abuso d’ufficio tentato: alla sbarra S.P., funzionario dell’Arpa di Monza, A.N., un imprenditore edile di Cesano Maderno e G.T., un architetto monzese che negli anni ’90, venne coinvolto negli scandali di Tangentopoli. Le indagini, condotte dalla polizia provinciale riguardano fatti risalenti al 2008 su un’area di via Felice Cavallotti, al civico 103, sulla quale sorgevano i siti industriali ormai dimessi “Bergamini”, e “Colnago accumulatori”. In base alla prima contestazione di falso, i primi due imputati avrebbero formato una falsa relazione tecnica, “finalizzata all’ottenimento del cambiamento di destinazione urbanistica dell’area da industriale a residenziale” a favore del costruttore cesanese, nella quale, “contrariamente al vero”, si attestava “che sull’area non era mai stata svolta attività produttiva, ma solo attività di deposito accumulatori”. In calce a questa relazione, ci sarebbe stata la falsa firma di un geologo. In questo modo, la stessa area non veniva considerata come “potenzialmente contaminata” per evitare “l’attivazione di un’indagine ambientale da parte dell’Arpa” e l’eventuale “procedura di bonifica” dei terreni. Il presunto raggiro non è però andato a buon fine in quanto il geologo si è accorto della falsità della ‘sua’ firma apposta sul documento. Un tentativo analogo, relativo ad un terreno di via Umberto I, sarebbe saltato invece grazie ad una segnalazione dell’Ufficio Ecologia, in comune, che si era accorto di una presunta irregolarità. Una contestazione di falso, invece, viene imputata a G.T., in relazione ad un’altra pratica per un terreno in via Bettola.