Un accordo triennale per contrastare la povertà nel capoluogo brianteo. Mercoledì è stato sottoscritto in Comune l’accordo di collaborazione Monza.con, il progetto che mette in rete interventi a favore di persone che si trovano in situazione di marginalità e di povertà per favorire forme di inclusione, grazie al supporto di diverse realtà associative del territorio. Monza.con è un progetto coordinato e ben consolidato che, come ha ricordato il sindaco Dario Allevi, “ci ha consentito di governare anche le situazioni più critiche, rese ulteriormente complicate dall’emergenza pandemica tuttora in corso, durante la quale molte persone hanno sperimentato per la prima volta la perdita del lavoro, l’incertezza abitativa, la povertà alimentare e di accesso alle cure, la povertà educativa e l’isolamento relazionale”.
A scendere in campo, coordinate dal Comune di Monza, sono ventuno tra associazioni, cooperative e gruppi spontanei della società civile. Realtà ben rodate che hanno costituito una solida rete di sostegno a favore dei senza dimora e di aiuto nei confronti delle persone che si trovavano in una condizione di indigenza assoluta. Si tratta di Associazione Avvocato di Strada di Monza, Associazione Comunità nuova di Milano, Caritas Decanale di Monza, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni – Muggiò, Chiesa Evangelica Un Nuovo Giorno di Monza, City Angels di Monza, Frati Francescani Santuario Madonna delle Grazie di Monza, Croce Rossa Italiana – Monza, Gruppo Volontari per l’Inclusione Sociale V.I.S. SPAZIO37 di Monza, Ordine Francescano Secolare di Monza, Rete Pane e Rose di Monza, San Vincenzo de Paoli di Monza, AGESCI Monza, Consorzio Comunità Brianza di Monza, Coop. Lotta contro l’emarginazione di Sesto San Giovanni, Good Guys International onlus di Monza, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta di Seregno, Fondazione CUNSE onlus di Cinisello Balsamo, Associazione Armadio dei Poveri di Monza, Associazione FoodForAll OdV di Monza, Associazione La Finestra del sole OdV succursale di Monza. Sette sono le macro aree, corrispondenti ad altrettanti bisogni, in cui opera la rete: essere accolti, mangiare, lavarsi, vestirsi, dormire, aggregarsi, curarsi, aiuto legale.
A questo proposito entrano in gioco diversi servizi: lo Spazio37 che fa da punto doccia (dove è possibile lavarsi e ricevere biancheria pulita), piano freddo (aperto da metà novembre alla fine di marzo), punto casa (per reperimento stoviglie e altro), punto guardaroba, drop-in (Centro Diurno per soggetti emarginati che fanno anche uso di sostanze stupefacenti), presidio “In Salute”; la rete Pane e Rose che gestisce l’emergenza alimentare, il Centro Polifunzionale di via Raiberti dove funziona una servizio di mensa giornaliera diurna e serale per gli ospiti e la distribuzione di sacchetti da asporto; lo Spazio Anna per l’accoglienza quotidiana. E poi ci sono servizi specifici quali il Centro Ascolto Caritas, che costituisce il punto di accesso al sistema di contrasto alla marginalità in sinergia con il Servizio Sociale; il Servizio Mensa Diurno del Santuario Madonna delle Grazie, L’unità di strada e la Consulenza ed Assistenza Legale Gratuite per la tutela dei diritti dei senza dimora.
“Questo accordo triennale – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Desirée Merlini – denota un’attenzione ancor più dettagliata per ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche disponibili, integrando le misure di contrasto alle povertà con le prestazioni sociali e assistenziali offerte anche dal territorio”.
Molteplici sono le finalità del progetto. Tra queste vi sono la tutela e la difesa dei diritti di persone in condizioni di stenti (intervenendo anche con iniziative mirate), la promozione della salute delle persone in situazioni di grave marginalità, l’offerta di servizi primari ed essenziali ai più bisognosi, l’offerta nei diversi punti della rete di beni primari, l’orientamento dei senza dimora verso i servizi della rete affinché possano entrare in un reale percorso di inclusione sociale, la valorizzazione delle risorse residuali dei singoli individui per favorire l’emersione dalle condizioni di disagio, la promozione di un Sistema Locale Integrato, e la comunicazione a tutta la rete delle opportunità, delle iniziative e dei servizi proposti. Il Comune al proposito ha stanziato nel bilancio 2022 178.900 euro, di cui 154.900 per la gestione dell’Asilo Notturno e 24.000 per il Piano Freddo e servizi accessori di Spazio 37.