Si è portato una mano alla gola e con le dita ha mimato il terribile gesto, scorrendole da sinistra a destra: «Ti taglio la gola». Poi, non pago, ha attraversato la strada, le si è avvicinato e le ha rivolto pesanti minacce, in arabo. Minacce di morte. La vittima, una 33enne, terrorizzata, ha subito chiamato il 112.
All’arrivo della pattuglia della Squadra Volante del Commissariato di viale Romagna, il suo ex era ancora in zona, a una trentina di metri di distanza. Dove i poliziotti l’hanno raggiunto e bloccato. Portato in commissariato, è stato tratto in arresto per atti persecutori.
I fatti sono accaduti martedì attorno all’1.30 alla fermata dell’autobus tra le vie Manzoni e Locatelli. La donna, di origine egiziana ma nata in Italia, ha visto l’ex marito, egiziano, 36enne, dall’altra parte della strada, intento a fissarla. Appena ha incrociato lo sguardo l’uomo le ha fatto l’inequivocabile gesto, Poi le si è avvicinato ancora di più, le si è parato di fronte e l’ha pesantemente minacciata.
Già l’essersi avvicinato alla donna era per lui un reato, visto che a maggio dell’anno scorso era stato arrestato dai carabinieri per i medesimi comportamenti e il giudice aveva disposto che dovesse stare lontano dai luoghi frequentati dalla ex moglie, dalla quale ha avuto una bambina. Una misura restrittiva ancora in vigore.
Non solo: la donna, a gennaio, aveva nuovamente denunciato il 36enne per ulteriori reati persecutori, episodi sui quali proprio la polizia stava indagando. A fronte di questo ennesimo caso, l’uomo è stato trattenuto in commissariato e si è visto trasferire in carcere, in via Sanquirico.