Maroni era andato a Bruxelles per invitare il presidente Barroso? «Noi invece ci siamo autoinvitati. #noexpodays!». Il Foa Boccaccio aveva anticipato su Twitter la mobilitazione per la domenica 7 luglio in cui la Villa reale di Monza ospiterà il capo dello Stato e le autorità europee per il lancio mondiale della manifestazione. E la mobilitazione permanente, insieme al coordinamento di realtà autorganizzate e associazioni del territorio, andrà a sfociare nella “critical mass”, una biciclettata critica che ha in programma di attraversare la città.
Il punto di ritrovo è in largo Mazzini dalle 15: lì ci saranno anche i gazebo informativi delle organizzazioni aderenti. Ad oggi non è ancora stato deciso il percorso: «Per definizione questo tipo di iniziativa non ha un percorso prestabilito – fanno sapere dal centro sociale Foa Boccaccio, tra gli organizzatori della giornata – la manifestazione si muoverà in modo spontaneo, ci aspettiamo un centinaio di ciclisti». Facile pensare che proveranno a raggiungere la Villa reale.
Durante l’iniziativa “No Expo” verrà presentato anche il gioco Expo(poli)s, una variazione di Monopoli in chiave Expo.
La mobilitazione della sinistra brianzola e delle associazioni è massima per questa iniziativa. Perché, dicono, da un Expo non si torna indietro. E per il Foa quello del 2015 sarà «un evento carico di nocività; dietro la luccicante patina di sostenibilità e prosperità che media e politici gli danno, dietro finanziamenti che sono briciole e servono per imbonire, questa Esposizione Universale non differisce dalle precedenti e come queste ultime porterà lucro per pochi e devastazioni ambientali, gestione privata del territorio e degli immobili e precarietà lavorativa per gli altri. Le nocive infrastrutture che per Expo si stanno costruendo ce lo mostrano».
L’attenzione si concentra sulle grandi opere progettate per la Lombardia e la provincia di Monza: la Tangenziale est esterna milanese che arriva ad Agrate, la Pedemontana che attraversa la Brianza da ovest a est, la BreBeMi.