Monza: espulsione come alternativa al carcere, 28enne su un aereo per la Libia

Stessa sorte, accompagnamento alla frontiera e destinazione Marocco per un cittadino marocchino considerato "socialmente pericoloso"
Polizia Monza Cpr
Una pattuglia della Polizia di Stato

Accompagnamento alla frontiera disposto dal Questore di Monza e Brianza Marco Odorisio per un cittadino libico appena scarcerato dalla casa circondariale di via Sanquirico per rapina e di un cittadino marocchino considerato “socialmente pericoloso”. Il primo, classe 1996, irregolare in Italia, già dal suo arrivo, nel 2020 era stato denunciato per lesioni aggravate dopo che a Milano aveva colpito alla testa un passante con un sasso e poi arrestato per rapina aggravata ai danni di una mamma a spasso con la figlioletta. Condannato, mentre si trovava nella casa circondariale di Pavia per scontare la pena, lo scorso agosto insieme ad altri detenuti si sarebbe reso responsabile di danneggiamento, danneggiamento seguito da incendio, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e quindi trasferito presso la Casa Circondariale di Monza.

Monza: il rimpatrio del 28enne prelevato dal carcere di via Sanquirico

L’Ufficio di Sorveglianza di Pavia ha disposto l’espulsione dal territorio dello stato come sanzione alternativa al carcere, per cui l’Ufficio Immigrazione della Questura ha organizzato il rimpatrio d’intesa con il Consolato Generale della Libia a Milano, che ha assegnato un funzionario diplomatico consolare incaricato di accompagnare il connazionale in patria. Mercoledì 4 ottobre il 27enne è stato prelevato da personale della Questura e accompagnato presso l’aeroporto di Milano Malpensa dove lo attendevano il funzionario libico e due dipendenti della Questura di Monza e della Brianza: i poliziotti, abilitati al servizio di scorte internazionali, in assenza di un volo diretto per Tripoli hanno accompagnato lo straniero fino a Istanbul dove l’hanno affidato al funzionario diplomatico per il definitivo rimpatrio in Libia.

Monza: rimpatrio anche per un cittadino marocchino

Nella medesima giornata il questore Odorisio ha disposto l’accompagnamento in frontiera del cittadino marocchino, del 1993, irregolare sul territorio nazionale e dichiarato socialmente pericoloso. Sbarcato irregolarmente in Italia a febbraio del 2017 presso la frontiera marittima di Siracusa, non avrebbe ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale da decreto di respingimento e ordine del Questore. Nel 2020 è stato condannato dal GIP del Tribunale di Monza a 3 anni di reclusione e 600 euro di multa “per aver detenuto, consapevole della sua illegittima provenienza, una pistola calibro 38 Smith&Wesson con matricola abrasa, contenente quattro proiettili inseriti nel tamburo” specificano dalla Questura. Nella sentenza veniva disposta l’espulsione dal territorio dello Stato come misura di sicurezza. Nel 2021 è stato trattenuto al Centro permanenza rimpatri di Torino, “dal quale però veniva dimesso, in quanto non compiutamente identificato”.

Monza: rigettata l’istanza di protezione speciale e imbarcato per Casablanca

Nel 2022 l’Ufficio di Sorveglianza di Milano dichiarava non cessata la sua pericolosità sociale e disponeva che fosse data esecuzione alla misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato. Nel maggio scorso ha presentato alla Questura di Monza e della Brianza istanza di riconoscimento della protezione speciale, rigettata dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Monza, avendo ritenuto che lo straniero non abbia raggiunto un livello di significativa integrazione e stabile radicamento, poiché negli anni di permanenza sul territorio non ha avuto continuità lavorativa, economica e abitativa, né ha formato un nucleo familiare.

Di conseguenza, il Questore della Provincia di Monza e della Brianza ha emesso provvedimento di rigetto dell’istanza di protezione speciale e, una volta notificato allo straniero il provvedimento ha disposto che fosse data esecuzione all’espulsione disposta dall’Ufficio di Sorveglianza, incaricando personale della Questura di accompagnare il cittadino marocchino presso l’aeroporto di Milano Malpensa dove è stato imbarcato su un volo della Royal Air Maroc diretto a Casablanca per il definitivo allontanamento dall’Italia.