Sarà una festa di san Gerardo sottotono e più dimessa quella che celebrerà quest’anno la città di Monza. Il pericolo ancora presente di nuovi contagi ha obbligato le autorità civili e religiose a limitare o annullare gran parte del programma tradizionale.
Non ci sarà il consueto bacio devozionale della reliquia. La cappellina all’Oasi di San Gerardino, accanto al corso del fiume, verrà aperta al pubblico ma senza permettere il tradizionale bacio dell’ampolla che conserva la reliquia del santo monzese. Si potrà entrare nella cappellina, che sarà sorvegliata dai referenti della cooperativa La Meridiana, che gestisce la struttura dell’Oasi, ma senza creare assembramenti. Saranno messe a disposizione dei visitatori le immaginette del santo dei tintori, come ricordo della giornata.
Sarà nel letto del Lambro la statua di Gerardo, che la Protezione Civile cala ogni anno il giorno della vigilia, a ricordo di uno dei miracoli più conosciuti del santo, che durante una piena del fiume stese il suo mantello per attraversare il Lambro e raggiungere così i malati ricoverati nel piccolo ospedale che si trovava sull’altra riva, per portare loro il cibo necessario.
Negli anni passati le volontarie del Duomo realizzavano a mano il cestino con uova sode, una pagnotta, le ciliegie fresche e una bottiglia di vino che viene posato ai piedi della statua.
Ci saranno le bancarelle, soprattutto quelle delle ciliegie, anche se in numero decisamente inferiore agli anni passati.
«Ho concesso il permesso ad alcuni ambulanti proprio per non annullare del tutto la presenza delle bancarelle di san Gerardo – spiega l’assessore al Commercio, Massimiliano Longo – Ma saranno poche, per evitare il pericolo di assembramenti. Ho dovuto, a malincuore, cancellare anche la distribuzione gratuita delle ciliegie, che da due anni proponevo grazie alla collaborazione di due volontarie che per tutto il giorno giravano tra i passanti per distribuire le ciliegie. E non si farà anche la cena in via Bergamo, che lo scorso anno aveva avuto così tanto successo».
Resta invece invariato il programma religioso della giornata, interamente dedicata alla memoria del santo patrono della città. Giovedì dalle 21 si potrà partecipare all’adorazione eucaristica nella parrocchia di San Gerardo, mentre venerdì, sempre alle 21, don Massimo Mapelli presiederà la messa vigiliare. Sabato 6 giugno, giorno di san Gerardo, la chiesa dedicata al santo sarà aperta dalle 8.30 per la recita dell’Ufficio delle letture, e alle 10.30 monsignor Franco Agnesi, vicario generale della diocesi, celebrerà la messa solenne, che si potrà seguire anche in diretta sulla pagina Facebook della parrocchia di San Gerardo.
Il programma della giornata prosegue con la celebrazione dei vespri sempre in parrocchia alle 17, la messa vespertina alle 18.30 e la recita di compieta alle 21.30.
«Quest’anno, per ovvi motivi di sicurezza, non ci si potrà accostare all’urna che contiene il corpo del santo – spiega il parroco, don Massimo Gaio – La chiesa resterà però aperta tutto il giorno per accogliere i fedeli che vorranno fermarsi per una preghiera».