“La prima prova è andata. Sarà domani il peggio”. Questa la frase che accomuna tutti i maturandi di Monza che mercoledì hanno iniziato l’esame di Stato. Le “danze” si sono aperte con il tema e visti i titoli i ragazzi si sono trovati a fare i conti con tematiche ben diverse da quelle previste. Il primo tema sull’analisi del testo ha stupito tutti: un brano tratto da ’L’infinito viaggiare’ del triestino Claudio
Magris, un autore di cui pochi ragazzi hanno sentito parlare. Più attese invece le altre tracce di ambito socio economico, storico-politico: Stato, mercato e democrazia con testi di Pirani e Zingales, i “Brics” e i paesi in forte espansione economica, gli omicidi politici (duca Ferdinando, Giacomo Matteotti, J.F. Kennedy, Aldo Moro).
Nonostante tutto, sembra comunque che gli studenti monzesi abbiano archiviato la prima prova con serenità. Già dalla una i primi studenti hanno lasciato le aule consegnando il loro lavoro, tutti con visi rilassati e tranquilli. Condividendo l’idea che fossero temi fattibili, a parte la traccia su Magris che nessuno aveva mai sentito.
Tutti tranne uno, al liceo scientifico Frisi: Alberto De Michelis, che ha voluto unire la passione dei viaggi al tema di maturità. Giovedì sarà la prova più difficile quella d’indirizzo e molti prevedono una notte in bianco.
La seconda prova prevede latino per il liceo classico, matematica per lo scientifico, lingua straniera al linguistico, pedagogia al liceo pedagogico; disegno geometrico, prospettiva, architettura al liceo artistico; economia aziendale ai Ragionieri, tecnologia delle costruzioni ai Geometri; Alimenti e alimentazione all’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione
A proposito del tema, il ministro Maria Chiara Carrozza ha spiegato: «Sono tracce fatte da esperti che fanno questo lavoro da anni e che conoscono i programmi. Comunque io le ho scelte e me ne assumo la responsabilità».
«Sono ovviamente onorato di questa scelta. Ora chiedo l’indulgenza degli studenti, e spero non mi maledicano mandandomi a quel paese…», ha commentato invece lo scrittore Claudio Magris all’Ansa.