La Guardia di finanza, Comandi Provinciali di Monza e Bergamo, nell’ambito di controlli economici del territorio per il contrasto all’importazione ed alla vendita di beni non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea, hanno individuato e sequestrato migliaia di prodotti elettrici non sicuri.
Interessate quattro società gestite da cittadini di etnia cinese, tutte in un medesimo stabile industriale, in Brianza, destinato – dicono le Fiamme gialle: «per circa 10.000 metri quadrati a magazzino centralizzato».
Le investigazioni e l’esame di documenti effettuato sul posto dai Finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico – Finanziaria di Monza e Bergamo, hanno permesso di scoprire, stoccate in magazzino: «oltre 3.700 bobine per complessivi 444.000 metri di cavo elettrico – in grado di coprire ad esempio una distanza tra Milano e Trieste – e circa 2.000 apparecchi, catalogati come adattatori elettrici, privi della marchiatura “CE” e della prescritta dichiarazione di conformità “UE”».
Sempre la Finanza dà notizia di avere accertato che la merce sarebbe stata detenuta: «per l’immissione sul mercato, anche attraverso la Grande Distribuzione Organizzata».
L’intero stock di materiale elettrico è quindi risultato non conforme e potenzialmente pericoloso per la salute e l’incolumità dei cittadini e, sequestrato in via amministrativa con la conseguente applicazione: «di norme sanzionatorie di cospicua entità, con contestuale segnalazione dei rappresentanti legali delle società alla Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi».