I prolungamenti delle linee 2 e 5 della metropolitana entrano nel Piano territoriale di coordinamento brianzolo: giovedì il consiglio provinciale ha votato all’unanimità l’adozione della variante tecnica che prevede l’inserimento dei tracciati nel documento urbanistico. Sulle cartine saranno, quindi, disegnati sia i tragitti per i quali la progettazione è già a uno stadio avanzato sia quelli ancora in fase di studio: sulle mappe di Monza il «freccione» che ora indica il prolungamento della lilla da Bignami al polo istituzionale di via Grigna sarà sostituito da una linea corrispondente al percorso che compiranno i treni della linea 5 con tanto di collocazione delle fermate e del deposito dei treni al Casignolo.
M2: la doppia soluzione sulle mappe
Il Ptcp prevederà, invece, una doppia soluzione per il prolungamento della 2 da Cologno Monzese a Vimercate che passerà da Carugate, Brugherio e Concorezzo: al vecchio itinerario della verde individuato anni fa, destinato a non vedere la luce, ne sarà affiancato uno alternativo che potrebbe ricalcare quello che sarà seguito da una metropolitana leggera, una metrotramvia o dal sistema light rail transit su cui è ricaduta la scelta dei tecnici di MM.
Piano territoriali: i depositi dei vagoni
Il documento urbanistico, ha spiegato all’aula il dirigente del settore Territorio Antonio Infosini, recepirà le segnalazioni di MM che realizzerà i depositi per i vagoni delle metrotramvie al confine tra Limbiate e Varedo e a Desio. Le carte ingloberanno anche le indicazioni fornite dalla Regione che ha programmato il potenziamento del nodo ferroviario di Seveso che comporterà alcuni interventi in corrispondenza delle stazioni di Barlassina, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso e Meda.
Sparirà, invece, il tracciato di una variante alla Sp6 Monza-Carate che avrebbe dovuto toccare i territori di Sovico, Albiate e Carate e che non sarà costruita: l’ente brianzolo, ha precisato il tecnico, auspica che le aree libere un tempo destinate a essere trasformate nel sedime della strada non vengano edificate.
Piano territoriale di Monza e Brianza: l’ultimo atto
L’iter della variante tecnica, che non prevede modifiche delle zone di espansione nei diversi comuni né dei limiti sul consumo di suolo introdotti da quella approvata dal consiglio provinciale in febbraio, è stato avviato un anno fa e la proposta formulata da via Grigna ha ottenuto lo scorso autunno il parere favorevole della conferenza degli enti locali. La procedura dovrebbe concludersi dopo l’estate con l’approvazione definitiva da parte del consiglio provinciale, una volta scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni.