Niente più lavoro “gratis” nei giorni festivi infrasettimanali. È la richiesta fatta da più di 60 dipendenti della Polizia locale di Monza che hanno fatto ricorso al Tribunale del Lavoro contro il Comune per farsi riconoscere l’indennità di straordinario festivo. Quasi metà dell’organico completo della polizia municipale che consta in circa 120 unità.
Da tempo il personale impiegato nel settore polizia locale protesta contro la delibera di giunta che non prevede il riconoscimento della indennità per le giornate di lavoro durante le festività infrasettimanali.
È frequente, infatti, che i vigili prestino servizio durante le festività per eventi e manifestazioni. E per questo il personale è in subbuglio: già durante il primo maggio i dipendenti della polizia locale avevano manifestato, sottolineando che dal dicembre 2014 il Comune ha eliminato il diritto al recupero compensativo delle giornate di lavoro durante le festività. Già da allora i rappresentanti sindacali paventavano la possibilità di ricorrere alle vie giudiziarie, se nulla fosse cambiato. Ed ora i vigili hanno presentato ricorso alla Sezione del lavoro del Tribunale di Monza per il riconoscimento dell’indennità.
«I turnisti vengono considerati come lavoratori in ore di lavoro normali, anche nei giorni festivi. Non sono previste indennità, né giorno di riposo» protestano i rappresentanti sindacali dei dipendenti.
La prima udienza è stata fissata per il 4 febbraio, ma non è detto che la vicenda finisca qui. Fino ad ora, infatti, sono i turnisti ad essersi mossi per vie legali, ma non si esclude che la protesta possa ampliarsi anche ad altre categorie del personale comunale. A quanto si apprende, infatti, il Comune avrebbe diramato una circolare analoga che vale anche per i lavoratori turnisti non a ciclo continuo.
L’assessore al Personale, Rosario Montalbano, dichiara: «Nelle nostre prescrizioni ci siamo sempre attenuti alle normative di legge, in ogni caso a questo punto ci difenderemo in giudizio dato che i lavoratori hanno ritenuto opportuno adire alle vie legali».