Monza, chiude la Scuola di affresco intitolata ad Andrea Sala: «Il Covid ci ha dato il colpo di grazia»

L’annuncio della vicepresidente: la Scuola di affresco “Andrea Sala”, nata nel 1995 e un’istituzione tutta monzese, chiude i battenti. I costi di gestione non sono più sostenibili.
MONZA MOSTRA SCUOLA AFFRESCO - foto d’archivio
MONZA MOSTRA SCUOLA AFFRESCO – foto d’archivio FABRIZIO RADAELLI

Chiude i battenti la Scuola di affresco “Andrea Sala”, nata nel 1995. Una fine amara per un’istituzione tutta monzese.

A dare l’annuncio sono stati i vertici dell’associazione che hanno spiegato come i costi di gestione dei locali di via Caravaggio, l’ultima sede della scuola, non siano più sostenibili.

LEGGI Tutte le notizie sulla Scuola d’affresco

LEGGI Monza, cultura in lutto: è morto l’affreschista Andrea Sala (2015)

«La pandemia ci ha dato il colpo di grazia – racconta la vice presidente Mariella Convertini – Da due anni non apriamo più le porte della scuola, nessun alunno ci è più entrato. Solo i ladri sono venuti a farci visita, proprio all’inizio del primo lockdown, quando sono entrati solo per rubarci e mangiare le uova che usiamo per la tempera. Senza le rette degli iscritti è impossibile per noi sostenere le spese di affitto, e quindi a malincuore siamo costretti a chiudere».

La scuola era nata nei locali della neonata circoscrizione Tre di San Rocco, poi il trasloco in via Annoni.

«Quando abbiamo dovuto lasciare la sede di via Annoni l’assessore alla Cultura, Massimiliano Longo ha fatto di tutto per trovarci un altro spazio e alla fine siamo arrivati in via Caravaggio, nell’ex casa del custode, che abbiamo rimesso a posto a nostre spese. Abbiamo usato quelle aule pochi mesi soltanto, poi è arrivata la pandemia», continua Convertini.

Ora occorre liberare i locali da tutto quello che gli alunni hanno lasciato due anni fa: dipinti, affreschi, disegni, matite, pastelli ma anche tavoli e sedie.

«Ci servirebbe una mano per svuotare gli spazi e buttare quello che non serve – spiegano dall’associazione – Chiediamo a chiunque voglia aiutarci di rendersi disponibile, per evitare di spendere gli ultimi fondi dell’associazione per le spese di trasloco».

Ora è impossibile prevedere quando e se la Scuola di affresco potrà riaprire. «Ci appelleremo ancora al Comune sperando possa un’altra volta aiutarci. Certo è che fino a quando non torneranno gli alunni per noi sarà impossibile mantenere un’altra sede. Mi auguro che Monza possa vantarsi ancora a lungo di avere una Scuola di affresco, l’unica presente in città».