La nuova sede della scuola media Bellani di Monza è all’ex Macello Si sposterà di qualche decina di metri in direzione di via Mentana mentre la palestra, i laboratori e le sale studio saranno allestiti nella zona dell’ex tettoia: è la soluzione trovata dall’amministrazione per sbloccare il progetto, fermo da anni in quanto sull’area individuata dai tecnici grava il diritto di superficie, tuttora detenuto da Hi Senses. La società incaricata oltre dieci anni fa dalla giunta Mariani di realizzare la cittadella del benessere, cancellata dall’amministrazione Scanagatti, è stata risarcita dal municipio in seguito al cambio di rotta sancito dal centrosinistra ma la battaglia legale non si è ancora conclusa.
«Dovremo attendere – spiega il vicesindaco Simone Villa – perché, nonostante le sconfitte in primo e in secondo grado, il Comune ha presentato ricorso in Cassazione: finché non sarà emessa la sentenza definitiva non avremo la piena titolarità» del comparto.
L’inghippo blocca da anni l’avvio dei cantieri per il polo scolastico formato dalla nuova elementare Citterio oltre che dalla Bellani, ma la svolta parziale annunciata da piazza Trento e Trieste riguarda solo la media. La struttura, con una soluzione concordata dall’assessore alla Trasparenza Annamaria Di Oreste con l’Inail che finanzierà l’opera con 9.930.000 euro, sarà spostata di qualche decina di metri su una parte dell’area su cui non grava alcun vincolo: «L’edificio – afferma Villa – sarà risagomato, ma non si perderà nulla. Siamo soddisfatti per un esito in cui, dopo tutti questi anni, quasi non speravamo più». L’avvio dei lavori è, però, ancora piuttosto lontano: il municipio dovrà affidare a un professionista la redazione del progetto definitivo dell’istituto a cui seguiranno quello esecutivo e la pubblicazione della gara per individuare l’impresa che attuerà l’intervento. «Speriamo – riflette il vicesindaco – di poter approvare il disegno definitivo entro la fine dell’anno».
Rimane, invece, ferma la pratica della Citterio che sorgerà su una porzione dell’ex Macello di cui il Comune non può ancora disporre: gli alunni della elementare e le loro famiglie dovranno, di conseguenza, aspettare la conclusione della vicenda processuale.
«È un’amara consolazione – commenta Villa – il fatto di non doverci preoccupare né del rischio di perdere le risorse in quanto la scuola è da anni finanziata con un mutuo né del progetto, pronto dai tempi» in cui l’ente contava di costruirla su un terreno di via Sangalli, poi risultato contaminato. Proprio dagli esiti dei rilievi, che hanno costretto l’amministrazione a cercare un’alternativa, si è fatta largo l’idea di dar vita al polo scolastico all’ex Macello.