Si sa: a differenza dei cugini che abitano in campagna, i topi di città conoscono le buone maniere. Abituati al contatto con gli esseri umani, non si spaventano quando qualche bipede passa loro accanto. E così a Monza, in centro, i mammiferi vivono gli uni accanto agli altri.
Anzi i topi si avvicinano agli uomini, dimostrando una certa spavalderia. Oppure, per nulla preoccupati, continuano a fare quello che facevano prima dell’incontro, ovvero scartabellare tra i sacchetti dell’immondizia e tra i cartoni delle pizze appoggiati a uno stracolmo bidone della spazzatura alla ricerca di qualcosa da mettere nel loro piccolo stomaco.
Così capita che nel corso di una serata qualsiasi, come la scorsa domenica, chi si ritrovi a passare per via Cortelonga possa notare diversi movimenti all’altezza del suolo: i segnali di un’intensa attività compiuta da piccoli sorci grigi. Un presenza che non è certo nuova e per farsene un’idea è sufficiente alzare lo sguardo di qualche decina di centimetri e posarlo sulla fioriera che si trova proprio all’ingresso della via, a due passi dal palazzo del municipio e dalle principali piazze cittadine.
È costellata da buchi, nemmeno fosse un groviera: i roditori entrano ed escono a loro piacimento, soprattutto di sera e di notte, per nulla intimoriti dai passanti. Diverse le segnalazioni effettuate dai monzesi anche sui social network.
Sollecitata, l’amministrazione comunale ha dichiarato di aver richiesto un intervento di derattizzazione all’ufficio competente. Ma il problema si ripresenta ciclicamente e non solo nei mesi estivi: le altre segnalazioni risalgono soltanto allo scorso febbraio.
Altri punti critici del centro cittadino le aiuole di via Italia e i giardini di fronte alla stazione di via Arosio: tutti luoghi di grande passaggio e oggetto di incontri decisamente poco graditi per chi in fondo, dei topi di città, preferisce leggerne giusto nei libri di favole per i bambini.