Più che accudirla, la trattava come un bancomat. Prelevava dal suo conto corrente, le rubava orologi e monili d’oro. Grazie alla denuncia del figlio di una anziana monzese di 81 anni i carabinieri hanno arrestato un ecuadoriano di 36 anni, J.C.V.M., che faceva da badante alla signora che derubava sistematicamente.
Il sudamericano, secondo quanto si apprende dal Comando dell’arma dei carabinieri, che hanno effettuato l’arresto, è stato condotto mercoledì al tribunale di Monza, dove lo attendeva il processo per direttissima davanti al giudice Silvia Pansini. Il badante accudiva la signora da questa estate, dal mese di luglio. Prestava servizio diurno, ed era anche addetto alle pulizie di casa. Inizialmente si sarebbe comportato in modo irreprensibile, al di sopra di ogni sospetto. Poi, una volta carpita la fiducia della signora e dei suoi famigliari, avrebbe cominciato a frugare tra gli ori e gli oggetti preziosi di casa.
Non contento, negli ultimi tempi aveva messo mano al bancomat nella disponibilità della donna, cominciando a prelevare lui stesso somme che tratteneva per sé, invece che utilizzarle per le esigenze dell’anziana signora monzese. Insospettito dall’anomala movimentazione del conto corrente della madre, il figlio ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della Stazione di via Volturno, i quali hanno fatto partire gli accertamenti del caso. Raccolti gli elementi necessari, i militari si sono presentati a casa dell’ecuadoriano, nella quale sono stati trovati ben sette orologi di valore spariti da casa della donna, vari monili d’oro e altri oggetti preziosi, oltre ad un libretto per gli assegni.
Gli accertamenti bancari sui prelievi di contante, inoltre, avrebbero accertato ammanchi complessivi per circa 3000 euro. I furti sarebbero avvenuti negli ultimi giorni. A quel punto, per il 36enne sono scattate le manette. A suo carico, dagli accertamenti effettuati in caserma sul suo conto, risultano precedenti per guida senza patente e falso.
L’arresto è stato effettuato nella giornata di martedì. La refurtiva, invece, è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. I carabinieri ricordano il loro impegno “senza sosta”, a tutela “delle fasce deboli della popolazione, in particolare modo degli anziani”, troppo spesso vittime di odiose truffe e raggiri.
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