Monza: aprono i due ambulatori Covid nell’hotspot dell’ospedale Vecchio

Sarà operativo dal 9 dicembre l’hotspot dell’Asst Monza all’ospedale Vecchio del capoluogo della Brianza: due ambulatori per la diagnosi del nuovo coronavirus. Ecco come funzionano.
L’ingresso principale dell’ospedale Vecchio di Monza
L’ingresso principale dell’ospedale Vecchio di Monza Fabrizio Radaelli

Saranno operativi da mercoledì 9 dicembre i due ambulatori che compongono l’hospot Covid dell’ospedale Vecchio di Monza: lo annuncia l’Asst di Monza, che ne ha già aperto uno a Varedo all’inizio di novembre. In via Solferino 16, al padiglione D, gli spazi per la diagnosi di Sars-Cov2, il nuovo coronavirus. I medici di medicina generale di Monza, settancinque professionisti, potranno prendere gli appuntamenti per gli assistiti da lunedì 7 dicembre.

Perché saranno loro, i medici curanti, a gestire la programmazione: non è possibile autopresentarsi. In servizio dalle 8.30 alle 15.30 ci saranno due medici specialisti, tre infermieri e un amministrativo. Saranno loro a eseguire la diagnostica con l’esecuzione del tampone, la rilevazione dei parametri vitali con saturimetria, eco fast del torace e visita specialistica con un canale diretto con la struttura ospedaliera. Il paziente inviato all’hotspot, dopo essere stato sottoposto a diagnostica adeguata, potrà essere rimandato a casa, seguito in casi specifici attraverso il telemonitoraggio h 24, oppure inviato direttamente in ospedale.

«Come ho già detto, grazie a questo progetto – spiega il direttore generale della Asst Monza Mario Alparone – è possibile garantire una maggiore appropriatezza negli accessi ai pronti soccorso indirizzando sugli ambulatori territoriali quei pazienti che non versano in stato di acuzie. La strategia giusta per la seconda ondata è quella di associare un argine territoriale alla gestione ospedaliera». L’obiettivo è anche creare un sistema integrato con i medici di base di Monza, che potranno trovare nell’hotspot un punto di riferimento diagnostico.