Truffata e rapinata, ma al secondo tentativo si sono trovati a tu per tu con i poliziotti che li hanno arrestati.
Una storia rocambolesca quella che ha visto protagonista suo malgrado una cittadina spagnola che si occupa di compravendita di preziosi. La donna l’11 novembre aveva pubblicato su un sito specializzato un annuncio per la vendita di un orologio Rolex. All’annuncio aveva risposto un giovane che si era detto italiano e di nome Davide.
Fissato un appuntamento, la donna, per la trattativa, era stata ospitata in un lussuoso albergo pagato dal sedicente Davide che si era presentato in compagnia del fratello. I due, di 20 e 23 anni, in realtà sono due rom con doppia cittadinanza italo-serba residenti in un campo nomadi di Milano. Conclusa la trattativa la donna è ritornata in Spagna e quindi di nuovo in Italia con il prezioso orologio da 20mila euro.
Lo scambio è avvenuto in un bar di Monza: l’orologio in cambio del denaro, in contanti. Peccato che della banconote da 500 euro della mazzetta soltanto la prima fosse vera. Ma la donna non se n’è accorta. Aperta la borsa per inserire la mazzetta, i due truffatori si sono accorti che la donna aveva altro denaro, 16mila euro, che avrebbe dovuto portare con sè in Germania, dove era in corso una fiera del settore.
Con una scusa, i due sono riusciti a derubarla: usciti dal locale, uno dei due fratelli le ha chiesto di reggere un attimo la sua giacca. A quel punto le ha dato uno spintone e le ha strappato la borsa con il denaro prima di allontanarsi. Scattata la denuncia, i poliziotti del commissariato di Monza hanno invitato la donna a fare un altro annuncio, un’esca per attirare i due malfattori. Detto fatto: i due hanno abboccato. Al nuovo appuntamento, a Cavenago Brianza, in un ristorante, invece della donna hanno trovato gli agenti che li hanno arrestati.