Quel nome, Carillon, lo aveva scelto la fidanzata che oggi è sua moglie. Un’idea delicata, quasi eterea, per chiamare un negozio dove il rock a stelle e strisce e d’Oltremanica ha sempre riempito l’aria e inebriato gli affezionati clienti. Era il 1979 quando Massimo Colombo ha aperto la sua boutique della musica in via Cavallotti al numero 82.
«All’epoca a Monza c’erano tredici negozi di dischi, ognuno specializzato in un genere diverso, e tutti lavoravamo benissimo – racconta il titolare – Io ho sempre venduto musica anglosassone, soprattutto rock, chi entrava sapeva benissimo cosa cercare».
Oggi la storia si chiude. Con la fine di dicembre, il negozio abbassa la serranda. Impossibile ormai reggere la concorrenza delle vendite on line o delle app musicali.
«Ho provato ad andare in banca a chiedere un finanziamento ma mi hanno risposto che vendo dischi, e chi compra più dischi al giorno d’oggi», racconta amareggiato Massimo. Perché il suo, più che un negozio, è diventato nei decenni una sorta di circolo culturale.
«Qui si sono conosciute e incontrate generazioni di amanti della musica. Ho visto ragazzi di vent’anni fare amicizia con signori di cinquanta o sessant’anni e decidere insieme di andare ai concerti. Qui il sabato pomeriggio c’era chi portava pasticcini e vino. E la domanda che mi rivolgono ora i clienti più affezionati è: e adesso dove andiamo. Non pensavo di ricevere tanto affetto, è davvero commovente l’amore che mi stanno dimostrando».
Ma purtroppo non basta. «Dopo la chiusura metterò tutti i dischi rimasti negli scatoloni e inizierò a cercarmi un altro lavoro». E così Triante aprirà il nuovo anno con un altro pezzo della sua storia che si chiude. Dopo il Metropol anche il negozio di dischi, l’ultimo rimasto in città. «È stato un viaggio bellissimo e ringrazio tutti per gli anni trascorsi insieme».