Monza, abbandonato a se stesso: ragazzo di 14 anni salvato alla stazione

Un quattordicenne tunisino salvato dagli agenti della polizia locale dopo giorni all’addiaccio alla stazione di Monza. Affidato dal padre ad alcuni conoscenti, questi l’hanno caricato su un treno e lui è arrivato in città. In una settimana, ha ricevuto aiuto solo da un uomo marocchino.
La stazione ferroviaria di Monza
La stazione ferroviaria di Monza Fabrizio Radaelli

Da alcuni giorni vagava senza un posto dove dormire né denaro per mangiare. Eppure nessuno sembra aver notato quel ragazzino tunisino 14enne (per l’anagrafe), ma a detta di chi l’ha visto dall’aspetto di un bambino, che per almeno una settimana ha avuto la stazione ferroviaria come casa.

L’unico aiuto, ha raccontato, l’ha avuto da un marocchino, spiantato quanto lui ma che alla vista di quel bambino senza un tetto né un tozzo di pane da mangiare gli ha dato 20 euro per comprare qualcosa per cibarsi.

Il resoconto delle sue giornate monzesi è stato affidato a un traduttore: a detta degli agenti della polizia locale che l’hanno avvicinato e tratto in salvo, il piccolo non parlava una parola di italiano. Si esprimeva soltanto nella sua lingua, ma nonostante tutto alla vista delle divise si è fidato e si è fatto aiutare.

Ora si trova all’istituto Mamma Rita in attesa che la sua vicenda sia chiarita. Per il momento infatti si sa soltanto che anni fa era arrivato in Italia con il padre, era sbarcato da una nave a Genova, poi aveva vissuto in una località della quale non ha saputo dire il nome. Nessuna notizia invece della madre.

Tre mesi fa il padre, rimasto senza lavoro, aveva detto al ragazzino di dover andare in Francia per cercare un’altra occupazione e l’ha affidato ad alcuni conoscenti ai quali ha dato un compenso per il mantenimento.

Ai primi di settembre ha annunciato di non poter fare ritorno in Italia a riprendersi il figlio perché vittima di un incidente sul lavoro. Probabilmente non ha inviato neppure altro denaro.

Fatto sta che, sempre secondo quanto raccontato dal 14enne agli agenti, i conoscenti del padre non ci hanno pensato due volte e hanno caricato il ragazzo su un treno dicendogli di arrangiarsi, di trovare un modo per badare a se stesso o di raggiungere il padre in Francia. Non ha saputo dire per quanto tempo abbia viaggiato, sa soltanto che a un certo punto è sceso alla stazione di Monza, un luogo che non aveva mai visto prima. E da lì non si è mai mosso.

Dove ha dormito? Cosa ha mangiato? Agli agenti di via Marsala ha fornito solo risposte vaghe. Non è apparso in cattive condizioni pur tenendo conto che ha vissuto per giorni all’aperto. Pur spaesato, è apparso abbastanza tranquillo e non ha riferito di aggressioni o molestie subite. Ma neppure di attenzioni a parte quella di un marocchino che mosso a pietà gli ha regalato 20 euro. Già terminati.

Gli agenti, una volta conquistata la fiducia del minore, hanno provveduto a rifocillarlo e a prendere contato con gli uffici dei servizi sociali comunali i quali hanno provveduto al ricovero del minore al Mamma Rita. Nel frattempo proseguono le indagini per risalire al padre del 14enne che sarà incriminato per abbandono di minore.