In occasione della Giornata internazionale della donna l’associazione Zeroconfini con la Casa della Poesia di Monza propongono la mostra “Amori sbarrati”, realizzata in collaborazione con i detenuti della casa circondariale di via Sanquirico. Venerdì mattina sotto i portici dell’arengario è stato inaugurato l’allestimento con gli scatti realizzati da Francesca Ripamonti.
Monza: 8 marzo con “Amori sbarrati” sotto i portici dell’arengario, i ritratti delle donne del carcere
Sui pannelli i volti e i ritratti delle donne del carcere, raffigurate come bachi da seta, «in grado di lavorare fili, creare legami, partorire sogni e incubi – racconta Antonetta Carrabs, ideatrice della mostra – Cantano l’amore e la vita e lo fanno con la poesia che diventa anche un pianto nella notte. La libertà non si costruisce attraverso una specie di autonomia o di isolamento individuale, ma creando legami, con atti di solidarietà e generosi aneliti verso le sofferenze altrui: sono questi che ci rendono liberi e responsabili».
Monza: 8 marzo con “Amori sbarrati” sotto i portici dell’arengario, fino alle 18
E così è nato il progetto “Amori sbarrati”, un esperimento di integrazione, inclusione ed educazione alla libertà.
«La fotografia di Francesca Ripamonti racconta una bellezza nuova, nascosta e dimenticata che emerge dal profondo dell’anima delle donne recluse della casa circondariale di Monza. Immagini che vanno oltre il silenzio e la solitudine, volti che narrano il valore dell’umanità, oltre la tristezza del carcere», continua Carrabs.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’assessorato alle pari opportunità del Comune di Monza. La mostra resterà esposta sotto i portici dell’arengario solo l‘8 marzo, fino alle 18.