Accertamenti record per violazioni del Codice della strada, nel 2017, per quanto riguarda la parte economica. La cifra corrispondente, a bilancio consuntivo comunale, ammonta a 7,4 milioni a fronte di violazioni accertate dalla polizia locale lungo i circa 260 chilometri di strade urbane della città.
Secondo quanto riporta la relazione del Revisori dei conti sul rendiconto di gestione comunale 2017, nel 2016 erano stati emessi accertamenti per 6,3 milioni. Cifra simile anche nell’anno precedente.
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Un prospetto fornito dal settore Bilancio del municipio – che la giunta ha approvato ai primi di giugno e trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e al Ministero degli Interni – elenca quanto dei proventi delle multe è stato destinato al miglioramento delle strade e della segnaletica e a interventi di tutela dell’utenza debole e alle attrezzature e gestione della Polizia locale al fine di incrementare la sicurezza stradale del Comune.
Per il 2018 si tratta della somma record di 3,7 milioni di euro (per legge la metà dell’accertato). Per ora sono stati stanziati 1,5 milioni (la cifra finora incassata dall’ente) mentre il resto, 2,1 milioni, è in “avanzo vincolato”, in attesa di destinazione (se il comune riscuoterà).
Degli 1,5 milioni, 908mila euro saranno destinati ad azioni per implementare o sostituire la segnaletica stradale e, in generale, per acquistare beni e servizi per migliorare la sicurezza sulle strade cittadine; 543mila euro, in gran parte per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, Infine i restanti 50mila euro per attrezzature e spese per personale in servizio della Polizia locale.
Sarà tuttavia difficile che possano essere utilizzati i 2,1 milioni non ancora impegnati: sempre dalla relazione dei Revisori, si evince infatti che, almeno negli ultimi tre anni, la cifra realmente finita nelle casse comunali a fronte dei verbali delle multe compilati dagli agenti è stata meno della metà (un trend più o meno comune in tutta la Penisola). Nel 2015 il 48,94%, 3,1 milioni rispetto ai 6,3 accertati, il 47,22% nel 2016, e addirittura il 42,61% del 2017, “solo” 3,1 milioni contro i 7,4 milioni accertati.
Rispetto alla “movimentazione delle somme rimaste a residuo”, multe comminate negli anni precedenti i cui incassi non riscossi si sono trascinati, al 1 gennaio 2017 i residui attivi ammontavano a 10,17 milioni: nel corso dell’anno nelle casse comunali ne sono rientrati solo il 9,79% (995mila euro). Tolti i residui eliminati o riaccertati (l’1,45%), a fine anno sono rimasti da incassare 9 milioni di euro che diventano oltre 13 (13.287.722 milioni) se si sommano i “residui della competenza”, cioè i 4,2 milioni non incamerati nel 2017.