Monica Palladino, 36 anni, è di Robbiano, frazione di Giussano. Dal 2008 ha deciso di vivere accanto ai diseredati a 4 mila metri di altezza «il mio modo per fare qualcosa di buono con la mia vita». La robbianese svolge la sua attività missionaria sulle Ande: vive nel borgo boliviano di Escona, sulle rive del lago Titicaca, uno dei più grandi del sud America situato sulle tra Perù e Bolivia. Una scelta coraggiosa, con la voglia di testimoniare un impegno significativo per gli ultimi.
Così descrive la sua esperienza che si svolge all’interno dell’ operazione Mato Grosso. «Le attività della casa di missione di Escona sono numerose – racconta Monica – è sorta una cooperativa di falegnami e scultori, scelti anni fa tra i bambini più poveri della zona, è stato avviato un progetto agricolo con la costruzione di serre e di un vivaio forestale per dar lavoro ai giovani, che aiutano nelle attività dell’oratorio; per un gruppo di ragazzi dai 15 ai 17 anni è stato creato un corso di agraria, con l’offerta di una vita comunitaria nella missione, abbiamo portato l’acqua potabile in diverse località che ne erano sprovviste, ma, oltre all’attività di oratorio, abbiamo aperto un asilo nido con oltre 30 bambini e abbiamo organizzato la distribuzione di viveri alle famiglie più povere: ben 500 nuclei familiari con anziani, malati, bambini soli e persone disabili. Aiutiamo inoltre la parrocchia animando le attività oratoriane con bambini e giovani e nella preparazione ai sacramenti. I progetti e le attività sono veramente molto numerosi: io mi occupo principalmente dell’asilo, dell’oratorio e della distribuzione degli aiuti alle persone più bisognose. La gente vive in condizioni di povertà estrema, abita in case di fango e paglia, potendo solo coltivare una terra arida da cui si ricavano principalmente patate e poco altro».
Gli operatori in missione aiutano 50 piccoli paesi del circondario: Monica li ha visitati tutti «entrando in ogni casa per conoscere direttamente le persone e i loro bisogni; il nostro aiuto è molto semplice: portiamo viveri come riso, zucchero e pasta per un totale di 5 o 6 chili al mese per ciascuna famiglia; in aggiunta portiamo vestiti, materiale scolastico per i bambini, medicine per i malati e, quando serve, legna e acqua, aiutandoli direttamente nel lavoro dei campi».
Venerdì 27, alle 21, sarà possibile ascoltare direttamente l’esperienza di Monica nella sede della cooperativa di Robbiano: il gruppo missionario ha organizzato una serata aperta a tutti con iscrizioni alla cartoleria Terraneo di piazza Cadorna.