Minerva, Vivi Concorezzo e maggioranza: è guerra aperta

Bagarre dopo l’uscita dalla lista civica capeggiata da Paolo Gaviraghi della giovane consigliera Marta Bramati, che ha creato una certa sorpresa in aula.
Ancora problemi tra i politici di Concorezzo
Ancora problemi tra i politici di Concorezzo

L’associazione Minerva e il suo presidente vanno all’attacco di Vivi Concorezzo e maggioranza dopo l’uscita dalla lista civica capeggiata da Paolo Gaviraghi della giovane consigliera Marta Bramati, che ha creato una certa sorpresa in aula «La collaborazione in Vivi Concorezzo si è recentemente interrotta. Nel suo intervento in Consiglio Comunale, Marta Bramati ha portato considerazioni che condivido pienamente- ha scritto Facciuto in una lunga lettera. Avrei voluto più risolutezza nel continuare ad immaginare un percorso nuovo, davvero alternativo all’attuale Amministrazione. Ed è questo un punto di vista che credo debba essere rispettato. Qualcuno ha criticato il metodo seguito da Bramati in Consiglio. Gli altri consiglieri di Vivi Concorezzo hanno mantenuto una posizione comprensibile: hanno espresso un po’ di amarezza per come le cose si sono concluse; avrebbero preferito un’uscita più morbida, meno decisa. Credo però possano rendersi conto di come questo non fosse più possibile, visto il clima respirato negli ultimi mesi. I rapporti personali e quelli politici sono fatti anche di dissapori e incomprensioni. Se c’è la volontà da tutte le parti, si può scegliere di voltare pagina e, talvolta, un approccio deciso può essere un primo passo in tal senso».La sua analisi però non si ferma qui e il presidente del sodalizio va all’attacco anche del sindaco Riccardo Borgonovo. « Il Sindaco si è rivolto a Marta Bramati, a me e all’Associazione Minerva come un padre si rivolge ai figli, accusandoci di avere un atteggiamento poco umile e irriconoscente. A mio parere, il Sindaco non dovrebbe permettersi di uscire dal suo ruolo di primo cittadino e guida politica della città. Se vuole comportarsi da padre, lo faccia con il figlio, seduto al suo fianco in Consiglio Comunale, cosa che di per sé dovrebbe indurlo ad essere più cauto nel proporre certe esternazioni- ha chiosato l’esponente di Minerva -.. Si limiti ad essere l’amministratore a cui la città ha dato il mandato di governare e nulla di più. Pensi a rispondere ai bisogni dei cittadini, al meglio delle sue possibilità. Pensi allo stato delle strade, al degrado di alcune periferie, al predisporre politiche sociali efficaci, alla situazione del commercio locale, oggi gravemente danneggiato dalle sue scelte amministrative. Accetti l’idea che possa essere criticato, anche duramente, senza per questo farne una questione personale. A Borgonovo riconosciamo la dedizione messa nello svolgere il suo lavoro di amministratore pubblico. Allo stesso tempo però, vogliamo poter esprimere il nostro legittimo punto di vista sulle politiche che mette in campo. Tutto questo non dovrebbe portare a reazioni tanto scomposte». Si attendono le risposte dei diretti interessati.