Ha tempestato l’ex fidanzatina 18enne, sua coetanea, di telefonate e messaggi, ingiuriandola, minacciandola di morte e dicendo di volersi suicidare per convincerla a riprendere la loro relazione. E poi l’ha controllata, pedinandola, appostandosi all’uscita della scuola o facendosi trovare sul suo stesso autobus. Non sarebbero inoltre mancati episodi di violenza fisica: mani al collo e altre aggressioni.
Nei confronti del ragazzo, italiano, residente a Concorezzo, disoccupato, incensurato, il gip del tribunale di Monza mercoledì 24 ottobre ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito dei risultati di un’indagine condotta dai carabinieri di Bellusco che hanno dimostrato le continue persecuzioni nei confronti della ex.
Un calvario per la vittima, residente nel Vimercatese: quando bloccava il numero su whatsapp o l’accesso ad Instagram, il ragazzo utilizzava il cellulare di alcuni amici per inviarle messaggi di morte. Ha anche scritto a un’amica in comune “io finché non la vedo morta a lei e tutti i suoi amici non sono in pace, non mi interessa di passare la vita in galera”.
Lo scorso agosto l’aveva vista davanti ad un bar di Vimercate mentre parlava con un altro ragazzo e le aveva chiesto perché si trovasse lì visto che le aveva ordinato di non uscire di casa e di non parlare con altri ragazzi. L’aveva ancora pesantemente minacciata e a quel punto la ragazza, terrorizzata, aveva chiamato i genitori ai quali il 18enne avrebbe detto: “denunciatemi, lei deve morire, quando mi denuncerete lei sarà già morta”.