Metrotranvia Milano-Seregno: «Un servizio fondamentale»

I commenti dei consiglieri regionali dopo il sopralluogo sull'eterno cantiere condizionato dalla crisi dell'impresa appaltatrice e difficoltà progettuali.
Il rendering della metrotranvia

Al di là di tutti i problemi registrati finora, l’opera va conclusa, perché sarà «un servizio nuovo e importante per il territorio». Ne è convinto il consigliere regionale Gigi Ponti (Pd), che ha partecipato mercoledì all’incontro con l’impresa appaltatrice della metrotranvia Milano-Seregno e in seguito al sopralluogo sui cantieri dell’infrastruttura progettata nel 1999. Su tutto, pesa la richiesta di fallimento della Cmc di Ravenna e il tentativo ravennate di salvare una cooperativa storica e i posti di lavoro, passando dalla cessione di ramo d’azienda – percorso non ancora completato.

Metrotranvia Milano-Seregno: il cronoprogramma

«Quello di ieri è stato un tour importante ed esaustivo nelle risposte che ci sono state fornite rispetto alle problematiche finora emerse di questo cantiere», ha aggiunto Ponti, per il quale «è stato possibile individuare le diverse criticità che hanno rallentato i lavori. Al netto dei problemi abbiamo però riscontrato un’attività di cantiere sufficientemente attiva». La nuova previsione di chiusura dei cantieri è ora fissata nel 2028, con 26 fermate da Parco Nord a Seregno e un deposito al confine con Desio. «È la possibilità di dare un servizio ad un’area della Brianza che ha davvero bisogno di un servizio pubblico innovativo, adeguato ed efficiente» ha concluso il dem, cui ha fatto eco Jacopo Dozio (Forza Italia): «Il cronoprogramma dei lavori è in rivisitazione per accogliere le osservazioni dei Comuni interessati dalla tratta. Le risposte in merito ad eventuali modifiche del progetto arriveranno entro massimo aprile da Metropolitane Milanesi: questa infrastruttura è strategica».