Metrotranvia Milano-Seregno, Alessia Villa (FdI): «16 mesi in più di lavori, drammatico»

Per realizzare la metrotranvia Milano-Seregno occorreranno 16 mesi in più, chiesti ristori per i commercianti e le imprese
Il cantiere della metrotranvia a Desio

Per la metrotranvia Milano-Seregno si attende solo la chiamata da Cmc per l’annuncio della cessione del ramo d’azienda a un compratore. Dentro o fuori: dopo la audizione in commissione V Territorio di Regione Lombardia, si aspetta a giorni la convocazione dell’incontro in Città Metropolitana nel quale dovrebbe essere annunciata la procedura della compravendita. Se la trattativa dovesse saltare, si annuncerebbero davvero tempi duri per la nuova metrotranvia. I cui lavori, del resto, in settimana sono proseguiti in maniera sostenuta ovunque nei micro cantieri attivi lungo la tratta.

“Dopo il rinvio dell’udienza – specifica il consigliere di Città Metropolitana con delega alle Metrotranvie, Daniela Caputo – fino al 24 febbraio non sono previsti aggiornamenti”. L’audizione in Regione ha dipinto un quadro fosco, fortemente a rischio per la situazione, che se non dovesse sbloccarsi a livello di proprietà potrebbe rischiare di arenarsi nel giro di qualche mese.

Metrotranvia Milano-Seregno, Villa (FdI): “Cittadini, commercianti e imprese esasperati”

Sul tema è intervenuta la consigliera di Fratelli d’Italia Alessia Villa, sottolineando come la situazione sia: “drammatica, con cantieri a rilento, notizie sui giornali della liquidazione coatta dell’azienda che sta facendo i lavori, cittadini, commercianti ed imprese esasperate. A ciò si aggiunge, ed è una notizia molto preoccupante, che il termine previsto dei lavori subisce di fatto uno slittamento aggiuntivo di 16 mesi, spostando la fine dei cantieri ancora più in là nel tempo. Un quadro complesso e che non vede solo l’installazione di qualche cartello per aiutare i clienti degli esercizi commerciali a trovare la strada. Servono risposte urgenti e concrete per superare questa imbarazzante situazione”.

Metrotranvia Milano-Seregno: chiesti ristori per i commercianti

Nel corso del tavolo quindi, si è chiesto a Regione Lombardia di iniziare a pensare fin da ora a mettere in campo una serie di ristori per i commercianti, costretti a subire per il protrarsi di questa situazione di stallo: la problematica non interessa tanto Paderno Dugnano, nel cui territorio la metro-via passa praticamente in toto alla periferia della città: a Calderara il centro abitato infatti viene toccato solo all’imbocco di via Riboldi, lungo il tratto che separa il quartiere dalle Baraggiole. Lì sorge qualche esercizio commerciale, ma poca cosa rispetto a Nova Milanese, Desio, Bresso e Cusano Milanino che si trovano in situazione pressoché critica