Operai al lavoro, ma senza ricevere lo stipendio. Succede a Monza, o meglio ai confini di Monza, nel cantiere della metropolitana che sta portando la linea rossa fino al nuovo capolinea, da Sesto San Giovanni a Bettola. Lo scrive il Correre della sera, nell’edizione in edicola domenica 8 febbraio. « A volte si resta a saldare e inchiodare fino a tarda sera, senza che ci sia stato un accordo per i turni notturni, sottolinea il sindacato» scrive Alessandra Coppola. E ancora: «Soprattutto: da un mese – e il 15 febbraio fanno due – si lavora gratis. E non è la prima volta. I soldi, a monte, ci sarebbero. Dopo lunghe fasi di stallo e una moltitudine di ostacoli, il Comune di Milano nell’autunno 2014 ha trainato gli altri enti finanziatori (Regione, Provincia che esisteva ancora, amministrazioni di Sesto San Giovanni e Monza) e tutti assieme hanno rastrellato cinque milioni di euro per far ripartire il tracciato verso Nord. Il rilancio prevedeva un accordo con Acmar Scpa, che per garantire la continuità aveva assorbito i rami di azienda degli altri componenti dell’Associazione temporanea di imprese che si trovavano in difficoltà. In particolare della Coestra Spa, costretta dalla crisi a finire in liquidazione».
Nella ricostruzione del Corriere si legge che «i problemi della società appaltatrice si erano già riversati sugli operai. Nel 2013 erano saltate molte mensilità e tutte le tredicesime di 14 lavoratori. Di cui una metà era poi finita in cassa integrazione, l’altra era passata all’Acmar. Il tracollo di Coestra aveva infine bloccato il cantiere, da febbraio a ottobre del 2014. Finché la nuova immissione di finanziamenti l’ha fatto ripartire». Gli operai (sono 7)i che già avevano subito pagamenti a singhiozzo e i lunghi periodi di pausa forzata, adesso sono molto preoccupati per i due mesi di mancati stipendi (che saranno maturati il 15 febbraio).E per loro non resta che una strada da percorrere: quella dello sciopero, che potrebbe scattare già luned’ 9 febbraio.