Meloni augura a Monza “una presenza maggiore dei Fratelli d’Italia”

La presidente nazionale dei Fratelli d'Italia augura a Monza una maggiore presenza del partito in città. "Nessuno ci può ricattare".
Monza Giorgia Meloni
Monza Giorgia Meloni Fabrizio Radaelli

«Sono legata a Monza, a Lissone e a questo territorio»: lo ha premesso subito Giorgia Meloni lunedì sul palco di piazza Roma nel capoluogo della Brianza per sostenere la corsa di Dario Allevi e dei candidati sindaci brianzoli del centrodestra «in una giornata particolare» per la promozione in serie A. L’impresa dei biancorossi, ha commentato la leader di Fratelli d’Italia, allunga l’elenco delle «eccellenze» locali che simboleggiano il made in Italy nel mondo. I risultati ottenuti da «straordinari patrioti» in tanti settori sono il frutto di «concretezza, dedizione, operosità, generosità»: le stesse qualità «dimostrate da Allevi nell’amministrare la città». Doti, ha affermato, che caratterizzano gli esponenti di Fdi: per questo ha auspicato che nell’amministrazione che il sindaco uscente formerà dopo il 12 giugno il partito abbia «un ruolo molto importante» e «una presenza maggiore».

Meloni a Monza: abbiamo una visione

«Noi – ha spiegato Meloni alzando lo sguardo alla dimensione nazionale – abbiamo una visione, sappiamo dove vogliamo portare la città e l’Italia. Diciamo cose scomode e per questo cercano di chiuderci in un angolo, ma la guerra in Ucraina ha dimostrato che avevamo ragione» a denunciare il pericolo di una politica degli approvvigionamenti energetici eccessivamente dipendente dalla Russia. Il nostro Paese e l’Unione Europea, ha accusato, non hanno avuto un approccio strategico nemmeno sui rifornimenti alimentari: «Il Pnrr – ha proseguito – va cambiato, i soldi vanno spesi con intelligenza» in quanto l’elettrificazione dell’automotive distruggerebbe l’industria italiana e devasterebbe l’Africa dal punto di vista ambientale.

Meloni a Monza: “Non ci possono ricattare”

«Abbiamo bisogno – ha incalzato la Meloni – di una classe politica che difenda gli interessi del nostro Paese, che abbia un po’ di sano orgoglio» e sia composta da politici eletti perché «la democrazia non è buona solamente per i giorni di sole. È nella tempesta che serve un capitano della nave che sia tale in quanto scelto dai marinai». FdI, ha aggiunto, è cresciuto in pochi anni perché è un partito libero: «Facciamo paura – ha commentato – perché non ci possono controllare né ricattare. Il 12 giugno il segnale della compattezza del centrodestra dovrà arrivare anche a Roma» e se la formazione «che non governa con il centrosinistra» sarà più forte anche a Monza le cose potranno cambiare.

Sul palco, accanto a lei, oltre ad Allevi c’erano gli esponenti locali, provinciali e regionali di FdI, tra cui l’assessore allo Sport Andrea Arbizzoni, il segretario brianzolo Rosario Mancino, il consigliere regionale Federico Romani.