Da più di vent’anni tra Romania e Istituto auxologico c’è un’intesa profonda. Ora l’alleanza si rafforza con un ulteriore legame a doppio filo: Mario Colombo, medese, dg della struttura sanitaria, è stato decorato con l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine nazionale al merito dal presidente della Repubblica della Romania, Klaus Iohannis. E ora Auxologico consoliderà ancora di più il suo impegno in terra romena rilevando il centro sanitario CardioRec a Corbeanca, a nord di Bucarest.
Martedì pomeriggio al Grattacielo Pirelli a Milano l’ambasciatore di Romania, George Bologan, ha consegnato l’onorificenza a Colombo: «L’impegno personale di Mario Colombo è stato uno dei motori dei forti legami tra la Romania e l’Italia».
Il governatore lombardo, Attilio Fontana, ha sottolineato la «solidarietà tra le due nazioni nel corso della pandemia esprimendo apprezzamento per l’impegno dell’Auxologico nel corso dell’emergenza sanitaria». Fabrizio Sala, brianzolo e assessore a Università, Ricerca e Innovazione, ha messo in luce «i comuni ideali tra i due popoli: innanzitutto la fede cristiana».
Mario Colombo ha ricordato le tappe di vent’anni di cooperazione intensa tra Auxologico e Romania: «Agli inizi la collaborazione con don Valentin, prete cattolico nel nord est a Bacau; il forte legame con la contea del Teleorman e con il suo ospedale a Rosiori de Vede Spital Caritas e nell’ultimo periodo la presenza di Auxologico in Romania, a Corbeanca, vicino a Bucarest, con la propria struttura sanitaria Cardiorec.
La notizia del nuovo centro sanitario di Auxologico a Bucarest era stata annunciata per la prima volta nel maggio scorso, nel corso del Congresso di primavera della Società romena di cardiologia. L’istituto italiano è stato scelto perché ha un’esperienza di sei decenni nel settore della cura del cuore. CardioRec, fondata nel 2012, vanta una lunga storia di successi nel trattamento e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e, a seguito di questa acquisizione, diventa la prima struttura di Auxologico fuori dal territorio italiano. Particolarmente intensa la collaborazione nei lunghi mesi dell’emergenza sanitaria.