Ha ringraziato con una lettera i carabinieri che gli hanno ritrovato l’amata bicicletta che gli era stata rubata, un liceale di Meda, Alessandro. L’ha scritta di suo pugno, ecco le sue parole: «Buongiorno, sono Alessandro, il ragazzo a cui è stata rubata la bici pochi giorni fa, vi volevo ringraziare per la professionalità e l’efficienza che ogni giorno mettete nello svolgere il vostro lavoro, anche per delle piccole cose, come nel caso della mia bici. Devo ammettere che inizialmente non avrei mai immaginato l’interessamento da parte vostra nei confronti di un caso come il mio; invece siete stati subito pronti nell’agire. Se ho riavuto la mia bicicletta è tutto merito vostro e non so come ringraziarvi se non che con questo messaggio»
Qualche giorno fa al termine delle lezioni non ha più ritrovato nella rastrelliera del cortile interno della scuola la propria mountain-bike appena ricevuta in regalo. Con il padre si è rivolto alla caserma dei carabinieri di Meda per denunciare il furto poi insieme al fratello più grande, ha cominciato a cercarla sui molteplici siti internet finché sulla pagina e-commerce di un social ha trovato l’annuncio di vendita per 270 euro di una bicicletta caratteristiche identiche della sua. Ha portato ai carabinieri gli screenshot, quindi d’accordo con i militari, si è finto acquirente e ha contattato l’inserzionista per prendere accordi per visionare la bicicletta e acquistarla. All’appuntamento fissato, presso il binario uno della stazione ferroviaria di Lissone, si sono presentati due carabinieri in abiti civili che, non appena giunto il treno proveniente da Seregno per Milano porta Garibaldi, hanno intercettato il venditore un 19enne pakistano incensurato e la sua complice mentre scendevano dal treno con la bici rossa e, dopo essersi qualificati, li hanno bloccati. Con l’ausilio di una pattuglia in uniforme hanno accompagnato i due in caserma per denunciarli per ricettazione in concorso.
Il 19enne ha dichiarato di aver acquistato la bicicletta per 100 euro da uno sconosciuto per poi rivenderla in rete sulla pagina social della propria compagna, consenziente, una 22enne ecuadoregna incensurata.
Alessandro è potuto tornare a casa con la bici e i carabinieri della Stazione di Meda hanno ricevuto la gratificazione di leggere parole spontanee dello studente che, accompagnato dai suoi genitori, è stato ricevuto successivamente presso la sede della Compagnia di Seregno per un saluto di cortesia e in quell’occasione è stato ringraziato per le belle parole che ha voluto dedicare all’Arma.