“Matte da slegare” per sperimentare una migliore percezione di se stesse, per un ascolto attivo di sé e dell’altra, per l’autostima anche attraverso esperienze di gruppo. La strategia di empowerment come veicolo di realizzazione del principio di autodeterminazione e di accrescimento del benessere fisico, psichico e sociale delle persone sarà al centro del doppio percorso che si terrà a Monza, negli spazi della Casa del Volontariato di via Correggio (nella foto) e a Desio, a Villa Longoni e destinato a donne dai 18 ai 24 anni attraverso un laboratorio condotto da Marina Teli, psicologa analista, con letture, riflessioni di carattere critico ed esperienze di teatro di narrazione. “L’Altra metà del cielo”, con due associazioni monzesi, Cadom, Centro aiuto donne maltrattate e ArcoDonna Aps, grazie a un finanziamento di Regione Lombardia e del Ministero del Lavoro e politiche sociali propongono il vasto laboratorio sensoriale che permetterà di sperimentare le potenzialità comunicative della voce e del corpo. Durante le sessioni di laboratorio si alterneranno momenti di lavoro pratico a letture, riflessioni di carattere critico ed esperienze del teatro di narrazione. Il calendario degli incontri a Monza è il seguente: “Dimmi il tuo nome” giovedì 20 maggio dalle 17 alle 17, “Tessere Trame” sabato 22 dalle 15 alle 18, “Il mio spazio nel mondo” domenica 23 dalle 10 alle 18, “Tracce di futuro” giovedì 27 dalle 15 alle 17.30. Il percorso proposto, completamente gratuito, è a numero chiuso e le richieste di iscrizione potranno essere inviate entro il 12 maggio a segreteriacadom@gmail.com. Informazioni al numero di telefono 380.2424671. Per lo stesso percorso a Desio le iscrizioni sono già chiuse.
“Matte da slegare” a Monza e Desio: ascolto, autostima e benessere al femminile
“L’Altra metà del cielo”, con Cadom, Centro aiuto donne maltrattate e ArcoDonna Aps, grazie a un finanziamento di Regione Lombardia e del Ministero del Lavoro e politiche sociali propongono il vasto laboratorio sensoriale, dai 18 ai 24 anni, che permetterà di sperimentare le potenzialità comunicative della voce e del corpo.