«Il dono di Nicholas è vivo ancora oggi, a 25 anni di distanza, e quando torniamo in Italia veniamo sempre accolti con grande generosità». Così Reginald e Margaret Green hanno ricordato a Giussano, dove resteranno per tutto il fine settimana, il figlio morto 25 anni fa ferito a morte da alcuni rapinatori sulla Salerno-Reggio Calabria. Appassionato di arte e architettura come i genitori, Nicholas aveva voluto l’Italia come meta delle vacanze e si stata recando con la famiglia in Sicilia.
Giussano è l’unico luogo in Italia, dei 120 intitolati a Nicholas, a celebrare l’anniversario forte del legame della famiglia con la locale sezione dell’Aido. Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre si terrà una commemorazione del parco a lui dedicato. I genitori hanno tra l’altro parlato di «cultura della violenza» alla quale ha fatto da contraltare quella «della speranza e della mobilitazione delle gente con noi sempre molto generosa e presente» . Il “caso Nicholas” ha portato negli anni a triplicare le donazioni di organi tanto da proiettare l’Italia al secondo posto in Europa.