«Nel futuro i non vaccinati salveranno i vaccinati» parola del Premio Nobel Luc Montagnier. «Chiediamo un confronto con il CTS sul risultato delle analisi dei dati ufficiali portato avanti dal Comitato Scientifico Indipendente», ha aggiunto Alberto Donzelli, già membro del Consiglio Superiore di Sanità. Alla fine sono stati i medici cosiddetti “negazionisti” i veri protagonisti del pomeriggio milanese, sabato 15 gennaio, organizzato a porta Garibaldi dal movimento politico Italexit. Un pomeriggio che ha portato in piazza XXV Aprile migliaia di persone tra contrari ai vaccini e semplici curiosi.
Sul palco hanno portato la loro testimonianza tanti rappresentanti della società civile. Insegnanti, parenti di persone scomparse e anche un sindacalista della Polizia di Stato, Luca Cellamare delll’Osa, sindacato di categoria che ha ricordato come a lungo le forze dell’ordine siano state mandate allo sbaraglio durante la prima ondata e tuttora non ricevano le risposte alle tante domande poste da chi è ogni giorno in prima linea nei controlli e nella tutela della legge.
Per la Brianza era presente Marco Pipino, ex sindaco di Carate Brianza e vice coordinatore lombardo di Italexit e uno degli interventi finali è stato fatto dal giornalista Francesco Borgonovo sostenitore convinto del movimento. Il lungo pomeriggio si è concluso con un vero bagno di folla del senatore Gianluigi Paragone e con una lunga ovazione per Montagnier che ha ribadito di non essere uno scienziato in pensione, come alcuni vogliono fare credere ma tuttora attivo nonostante i 90 anni di età, con il suo staff di collaboratori che ha continuato ad elaborare dati e a fare ricerche in tutti questi mesi.