Regione Lombardia ha firmato l’ordinanza che prevede le limitazioni di spostamenti dalle 23 alle 5 salvo che per «comprovate esigenze lavorative» o «motivi di salute». È in vigore da giovedì 22 ottobre al 13 novembre. Se ne attende un’altra che regolerebbe le attività dei centri commerciali.
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La proposta era stata avanzata al ministro della Salute Roberto Speranza, che l’ha approvata, in accordo coi sindaci di capoluogo per arginare la seconda ondata pandemica da Covid-19. È consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza ma sarà necessaria una autocertificazione, altrimenti si incorrerà in sanzioni, che sono analoghe a quelle previste dal decreto dello scorso 25 marzo sull’emergenza coronavirus.
Nelle premesse dell’ordinanza firmata da Fontana e Speranza si legge che le misure restrittive sono prese a fronte «del trend dei contagi» e sulla base di quanto riferito dalla «Commissione indicatori Covid-19 RL», costituita con D.G.R. 3243/2020 « che ha evidenziato che al 31 ottobre – secondo la curva degli ultimi giorni – è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 ricoveri non in terapia intensive».
Le misure urgenti, si precisa ancora nel provvedimento, sono prese «con particolare riguardo alla fascia oraria notturna che può determinare nei contesti sociali un allentamento sull’osservanza del rispetto delle misure di prevenzione dal contagio, con rischi di assembramento e inosservanza del distanziamento interpersonale».