Si è già risolto il mistero legato agli scarichi abusivi di materiale del padiglione Expo del sultanato dell’Oman rinvenuti sul territorio comunale di Senago dalla Polizia locale del Parco Groane a inizio 2016. Dopo aver letto l’articolo sulla vicenda pubblicato sul Cittadino in edicola sabato 9 gennaio, i titolari della ditta appaltatrice incaricata per lo smontaggio dello stand del paese arabo si sono presentati spontaneamente alla sede del Parco per definire la questione prima ancora che venisse notificato loro il verbale.
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Questi, sebbene avessero subappaltato ad un’altra società lo smaltimento del materiale poi ritrovato lungo via De Gasperi, si sono assunti ogni responsabilità per l’accaduto e si sono già dichiarati pronti all’immediato pagamento della sanzione da oltre duemila euro prevista per lo scarico abusivo e ad effettuare in futuro dei lavori gratuitamente per il parco Groane. D’altra parte le prove che attestavano la provenienza della montagna di rifiuti rinvenuti erano schiaccianti.
Oltre a guarnizioni e tubi in plastica utilizzati per contenere cavi elettrici, sono stati trovati fogli di carta intestata del sultanato dell’Oman con scritte in arabo e allegati tecnici, come calcoli sull’utilizzo del cemento armato e rendering del padiglione del paese della penisola arabica, firmati dallo studio che si è occupato della progettazione dello stand presente ad Expo 2015.
Per una volta per gli uomini guidati dal comandante Mario Girelli non è stato difficile individuare i responsabili del gesto. Fortunatamente questi scarichi sono rimasti a bordo strada per poco tempo visto che, già il giorno successivo al rinvenimento, i volontari della Protezione civile hanno passato la domenica mattina a ripulire la zona conferendo correttamente tutti i rifiuti alla vicina piattaforma di via De Gasperi, da loro aperta per l’occasione.
Le Forze dell’Ordine solo raramente riescono a risalire e a punire i colpevoli di scarichi abusivi che spesso deturpano un paesaggio naturale di pregio come quello del Parco Groane.