Lo shopping All You Can Wear per dare una seconda chance a vestiti e accessori usati facendo del bene

Uno shopping rispettoso dell'ambiente e delle persone ideato dalla cooperativa di Mano in Mano.

Una scorpacciata di shopping per dare una seconda vita ad abbigliamento e accessori usati, facendo anche del bene all’ambiente e al sociale. Questa è l’idea di “All You Can Wear” lanciata dalla cooperativa di Mano in Mano nel negozio milanese di viale Espinasse 99 il prossimo sabato 9 settembre dalle 10 alle 19.

Lo shopping All You Can Wear, un’occasione imperdibile

“Settembre: la fine dell’estate vi deprime? Perché non concedervi una coccola con una scorpacciata di shopping che vi dia l’energia per affrontare al meglio, e con stile, l’avvicinarsi dei mesi più freddi – ha fatto sapere la coop -. Una volta in negozio basta: prendere la tote bag fornita da Di Mano in Mano all’ingresso del negozio, riempire di accessori e abbigliamento fino all’orlo e andare in cassa e pagare solo il prezzo della borsa, 18€. E no ai sensi di colpa! All You Can Wear è infatti la shopping therapy più sostenibile.  Tutto l’allestimento è all’insegna del riuso, con abbigliamento e accessori vintage, second-hand e new old stock”.

Lo shopping All You Can Wear e le borse di pregio

Le 2000 borse da riempire inoltre, sono tutte pezzi unici, realizzate a mano da due realtà artigianali con stoffe vintage o di fine stock, talmente belle da sfoggiare per mille altre occasioni. Metà delle borse sono confezionate e stampate da “tredicicm”, il progetto interamente handmade e a km 0 di due giovani designer, Stefania Cifarelli e Gabriella Mondelli.  L’altra metà delle borse è realizzata da Taivè – Un Filo per l’Integrazione, progetto di Caritas Ambrosiana che dal 2009 si occupa di creare opportunità lavorative per famiglie rom. Insomma, All You Can Wear è un evento imperdibile, che riassume i valori cari alla Di Mano in Mano di rispetto per l’ambiente e le persone, con un twist molto pop che coinvolge davvero tutti .  Però coinvolgente, All You Can Wear, lo è di sicuro: la sua prima edizione nel 2022 ha visto una affluenza a dir poco inaspettata, ed ha permesso, secondo le stime della Di Mano in Mano, di evitare l’emissione di oltre 60 tonnellate di gas serra.