La comunità pastorale ha salutato la sua “colonna” suor Angelamaria Sarto che da Lissone si è spostata a Zogno nella Casa della Congregazione della Suore di Carità. Per ventiquattro anni è stata il riferimento di tutti, maestre, segretarie, sorelle, all’asilo Maria Bambina, così come tutti hanno ricordato, la scorsa settimana in occasione dei saluti, il suo impegno nella Congregazione delle suore di Maria Bambina e nella chiesa di Lissone, dall’animazione della liturgia quotidiana all’educazione religiosa a favore dei piccoli.
Lissone: suor Angelamaria Sarto se ne va dopo 24 anni, un “faro” per generazioni di lissonesi
La sua presenza è stata completa dedizione ed infaticabile disponibilità verso tutti, bambini, giovani, famiglie, anziani, malati.
Dalla sua città Piove di Sacco, in provincia di Padova nel 2000, a 55 anni, è arrivata a Lissone, accettando il mandato della Congregazione. Per tutti è stata un “faro” il suo sorriso, la sua costante solarità hanno illuminato intere generazioni di lissonesi, prima come suoi “alunni” adesso come genitori di piccole nuove generazioni.
Lissone: suor Angelamaria Sarto se ne va dopo 24 anni, il saluto dell’asilo
«Ricordo quando è arrivata, ero una maestra e poi sono passata in segreteria – racconta Annarosa, storica della scuola dell’infanzia oggi in pensione – ogni giorno mi preparava il caffè, era il nostro momento di chiacchiere in libertà. Con lei, e con tutte le sorelle, si è creato un forte legame di amicizia, suor Angela ha sempre avuto una parola gentile per tutti, sempre positiva. Non si è mai risparmiata, anche nei momenti difficili non si è mai scoraggiata. Se avevamo bisogno di una sostituzione in classe perché una maestra era assente arrivava lei, aveva una ricca esperienza alle spalle. Ogni giorno preparava la frutta per tutti i bambini, quante mele ha sbucciato! Tutte le mattine. Al pomeriggio poi andava allo Sga (oratorio di San Giuseppe Artigiano) per insegnare la catechesi ai ragazzi, mentre in casa si occupava della lavanderia e stireria delle sorelle. Ha fatto tanto per ogni persona della comunità».