Lissone: protesta in piazza dei lavoratori contro la cassa integrazione alla OEB Brugola, la risposta della azienda

Martedì 15 giugno la manifestazione a sostegno di un gruppo di lavoratori in cassa da marzo 2020: «senza rotazioni» e ne chiedono il rientro immediato. L’azienda: «Abbiamo 460 dipendenti attivi, facciamo fatica a riposizionare 20 persone».
SCIOPERO OEB in Piazza GIOVANNI XXIII Sede UFFICI OEB
SCIOPERO OEB in Piazza GIOVANNI XXIII Sede UFFICI OEB Gianni Radaelli

Lavoratori OEB Brugola in Cigo, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Territoriali in piazza a Lissone, martedì 15 giugno. In una nota i sindacati comprensoriali territoriali spiegano le ragioni della protesta andata in scena nel cuore della città, a sostegno di un gruppo di lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria da marzo 2020 «senza aver svolto alcun tipo di rotazione» precisano.

«Oggi questa situazione diviene ancor più intollerante per via dell’avvicinarsi della scadenza della cassa integrazione – spiegano – quale sarà il futuro con lo sblocco dei licenziamenti?». I sindacati chiedono per questi lavoratori «il rientro immediato in azienda».

Lissone: protesta in piazza dei lavoratori contro la cassa integrazione alla OEB Brugola, la risposta della azienda
SCIOPERO OEB in Piazza GIOVANNI XXIII Sede UFFICI OEB

«Ci terrei a sottolineare che le rsu interne non hanno aderito alla manifestazione di cui non erano state informate – dichiara Luca Colombo, responsabile Ufficio del Personale Brugola OEB – sarebbe doveroso fare chiarezza sui numeri: noi oggi abbiamo 460 dipendenti attivi, facciamo fatica a riposizionare 20 persone. Sono la metà dei numeri che esprimono i sindacati coi loro proclami. Si tratta di persone – conclude Colombo – per le quali facciamo fatica ad immaginare il loro coinvolgimento, ma l’azienda garantisce continuità di lavoro ad oltre 400 persone in un settore occupazionale che non vive un periodo di euforia. Spiace per questo tipo di esposizione».