È stato il primo distributore di benzina della Bareggia di Lissone e, da 60 anni è ancora al servizio del quartiere. Bruno Sala e Bianca Civati sono stati pionieri e lungimiranti e oggi, la loro attività è in forze nelle mani delle figlie e del cognato. «Ricordo che, da fidanzati, la gita della domenica era in Svizzera per fare il pieno di benzina- racconta Bianca- così quando abbiamo acquistato il terreno per costruire la nostra casa Bruno ha pensato di dar vita anche al distributore».
Da bravi lissonesi erano e sono ancora oggi “casa e bottega” anche se ormai in pensione tengono sotto controllo l’attività di famiglia, il cartello “Esso” è ben visibile dalle finestre di casa. Un’intuizione che si è rivelata vincente, e ha rinsaldato la coppia che, proprio quest’anno festeggia anche il traguardo del sessantesimo di nozze.
«Quando ci siamo sposati qui c’erano solo campi- continuano- a Lissone c’erano un paio di distributori ma nulla in questa zona. Bianca lavorava all’unione commercianti di Desio, aveva iniziato appena finita la scuola giovanissima, e fu lei a proporre al responsabile di zona del marchio di benzina l’idea di aprire una nuova pompa in questa zona. Proposta che venne accolta». Erano gli anni ’60 due sole pompe una per la miscela e una per la benzina normale, il costo si aggirava tra le 60 e 100 lire al litro, le macchine in circolazione allora erano poche, la Fiat 1100, la 600 le Balilla, poi i motorini. Prezzi ben diversi da quelli di oggi. «Lavoravo con mio suocero Vincenzo che mi aiutava- ricorda Bruno- mentre continuavo ad occuparmi anche dell’officina dedicata alle biciclette, il mio primo impiego e la mia grande passione. Mia moglie ha lavorato con noi solo dopo la nascita delle nostre figlie, si occupava della contabilità e stava alla cassa mentre sua mamma, la nonna, si occupava delle ragazze. Non abbiamo avuto paura quando abbiamo aperto, non ci siamo mai fatti domande sul futuro, ci siamo detti “apriamo” e lavoriamo giorno per giorno. Non si pensava al domani ma all’immediato tanto che si lavorava tutti i giorni, non c’erano turni di chiusura».
Quel che manca a Bianca, che ha 89 anni, è proprio la relazione con le persone, poter interagire con i clienti, tanto che quando può scende per fare un saluto. Intere generazioni sono passate da questo distributore, i nonni di oggi che mandano i figli e anche ragazzini con il motorino. Tanti sono passati e continuano a passare da “Bruno Esso” come alcuni simpaticamente lo hanno definito. Sono negli anni ’70 sono arrivati i primi dipendenti, con l’aumento delle macchine in circolazione anche l’attività si è ingrandita. «Ricordo che ai tempi i metodi di pagamento erano con le cambiali- continua Bianca- che noi giravamo direttamente al costruttore della casa».
Altri tempi, altri modi di lavorare, che hanno permesso a questa coppia di creare relazioni con i clienti, molti ormai anche amici. La loro perseveranza ha poi portato le figlie prima e, il marito di una di loro poi, a raccoglierne il testimone una volta raggiunta la soglia della pensione dei genitori. Bruno ha 91 anni ma, quando può scende a controllare che tutto sia in ordine e salutare chi è di passaggio al suo distributore.