Giovani di Santa Margherita puliscono dove i loro coetanei sporcano. Ridisegnano i luoghi di ritrovo serale con cura ed un esempio di gentilezza. Rastrelli e sacchi alla mano, ecco una lezione di civiltà ed impegno che arriva dai ragazzi e che vuole essere da esempio per tutti, a cominciare da chi- alla stessa età- non comprende che il patrimonio pubblico va rispettato e curato. Una bella iniziativa spontanea che in questa estate tormentata da episodi di vandalismo e schiamazzi, irrequietezza e senso di sbandamento sociale, a Lissone rappresenta davvero una bella notizia. Di quelle che evidentemente vorremmo leggere (e scrivere) sempre più spesso. Che ha come protagonisti i ragazzi, gli adolescenti ed i giovani di una parrocchia, quella di Santa Margherita, che di loro iniziativa hanno voluto fare qualcosa di buono e bello per il loro quartiere. Con tanto di grazie del vicario parrocchiale don Stefano Colombo che ha informato il sindaco della città di quanto i “suoi” giovani avevano appena fatto.
«I ragazzi di Santa Margherita che avrebbero dovuto tenere il Centro Estivo, hanno girato il quartiere raccogliendo lo sporco che avevano trovato in giro, soprattutto quei rifiuti lasciati dai ragazzi della loro età – spiega il sindaco Concettina Monguzzi- hanno raccolto sacchi e sacchi di roba. Tante persone si sono complimentate con loro, tanti residenti hanno manifestato ai ragazzi il loro apprezzamento per l’opera fatta ed i ragazzi si sono detti contenti di farlo. Credo davvero che sia un bel messaggio da dare in questo momento in cui leggiamo troppo spesso situazioni difficili che vedono coinvolti alcuni giovani della città».
Un gesto semplice che ha però un grande significato sociale ed educativo. I ragazzi di Santa Margherita hanno dimostrato che si può stare per le strade della città con buon senso e responsabilità, hanno cancellato tracce di sporco e ripulito angoli che erano diventati ricettacolo di rifiuti. Un modo per contrastare con l’esempio pratico anche una sorta di discriminazione sociale innescata da alcuni episodi negativi prodotti dai giovani: i ragazzi non sono tutti uguali ed, anzi, la maggior parte ha testa sulle spalle e rispetta se stesso e gli altri, se stesso e la città.
Quanto registratosi pochi giorni fa nella frazione di Santa Margherita vale una risposta più di tante parole spese.
Alcuni gettano per terra sacchetti di patatine, lattine, cartacce? Altri raccolgono tutto, puliscono parcheggi, vie ed angoli di casa spazzando via con i rifiuti anche le polemiche. Gli abituali ritrovi dei ragazzi del quartiere in questo modo fanno notizia non per schiamazzi o gesti indisciplinati, segnalazioni dei residenti o proteste finite dritte in municipio, ma per le belle azioni quotidiane. La buona novella nasce forse dove meno qualcuno se lo aspetta: laddove, qualche ora prima, altri ragazzi avevano creato disturbo alla quiete e lasciato sull’asfalto rifiuti e segni di maleducazione. Nelle ultime settimane, dalla fine del lockdown in poi, il Comune sta impegnando risorse umane ed economiche per far fronte ad una recrudescenza di episodi di intolleranza, disturbo alla quiete pubblica, danneggiamenti, che vedono protagonisti i giovani. Dal centro (come in via Madonna dove alcuni giovani si mettono ad urlare in piena notte nei pressi di un esercizio pubblico) come nelle frazioni, dalla zona stazione ai giardini pubblici, affiorano situazioni che fanno male. Da Santa Margherita, ecco una risposta che fa del bene.