È stato identificato dai carabinieri grazie ad un neo sulla faccia. Un particolare che ha permesso di distinguerlo dal fratello gemello e individuarlo come l’autore del furto di bancomat che è stato denunciato da una donna di 36 anni. È così finito in manette un lissonese di 42 anni, disoccupato e pregiudicato, accusato di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat.
I carabinieri di Lissone lunedì sera hanno eseguito nei suoi confronti la misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Monza.
Le indagini sono iniziate dopo che una donna di 36 anni ha denunciato ai carabinieri di aver subito il furto del portafoglio con documenti e carta di credito, che si trovava all’interno della propria auto lasciata in sosta vicino all’asilo dove aveva accompagnato il figlio. Nel pomeriggio della stessa giornata, ha segnalato ai militari che erano stati effettuati ben 8 prelievi con il bancomat per circa 2mila euro, oltre ad un pagamento con carta di credito per 1224 euro. Il ladro si era già messo all’opera e stava effettuando le prime e costose spese. Gli investigatori hanno quindi avviato le ricerche: hanno raccolto le immagini di tutti gli istituti di credito dove erano stati effettuati i prelievi dei contanti e hanno sentito il titolare del negozio in cui era stato effettuato il pagamento con carta di credito.
Sulla base dei dati raccolti, i carabinieri della stazione di Lissone sono riusciti a risalire ad una coppia di gemelli, già noti alla giustizia. Ma chi dei due ha agito? Per rispondere al quesito, sono riusciti ad identificare il vero autore del furto grazie ad un neo che li differenzia l’uno dall’altro. I militari hanno quindi chiesto all’autorità giudiziaria l’emissione del provvedimento restrittivo nei suoi confronti, sia per l’utilizzo delle carte che per il furto, dato che le carte erano state utilizzate immediatamente dopo il colpo