Un figlio tragicamente scomparso. Il dolore e lo sgomento dei genitori. Una di quelle esperienze con cui la vita a volte ti mette con le spalle al muro. Da tutto questo, però, come un miracolo, un segno di speranza, è nata “La versione di Misha – Dialoghi e pensieri su tutto il bello della vita”, un libro che prima di tutto è un atto d’amore di Natalia e Lino Longobardi, i genitori di Misha, deceduto a Seveso l’anno scorso. Un libro che è stato presentato venerdì 9 novembre alla libreria “Il Libro è…” di Lissone davanti a un pubblico di amici e amiche che hanno fatto sentire ancora una volta la loro vicinanza alla famiglia.
«La prima cosa – ricorda Lino Longobardi già assessore a Giussano- è tenere accesi i riflettori sul dramma silenzioso che travolge le famiglie che improvvisamente si trovano a dover fare i conti con la perdita di un figlio. L’importanza della rete di relazioni, di amicizie e condivisione è il solo modo per sentire meno il pesante fardello della perdita. Anche stasera ho ripetuto un concetto per certi versi ovvio: non si può sopravvivere ai propri figli. Mai, a nessuna età. È troppo crudele.
Poi c’è il tema del suicidio. Non può e non deve essere un tabù. Semmai bisogna interrogarsi, ad ogni livello: famiglie, istituzioni locali, scuola, parrocchie sul perché tanti giovani decidono di togliersi la vita, di non partecipare al campionato più bello ed entusiasmante che ognuno di noi può giocare: la vita.
Il nostro libro è un inno alla vita, alla sua bellezza e a tutte quelle piccole cose di cui spesso non ci accorgiamo più. Momenti, sensazioni, emozioni, ricordi e rimpianti ma tutte cose che rendono la vita meravigliosa, sempre e comunque».
E proprio in questa serata queste sensazioni si sono materializzate, anche grazie a Simone, da sempre amico di Misha, che ha ricordato cose semplici ma toccanti come lo scambio di consigli su come gestire i gatti che entrambi da ragazzi avevano in casa.
«So che Misha, così timido e riservato, sarebbe arrossito, stringendo i suoi occhi da miope, per tutta questa attenzione su di lui e sulla sua “Versione” . Oggi che è in un’altra dimensione, che ha varcato la soglia, sono certo che ci ha guardato da lassù con benevolenza e un sorriso».
Natalia e Lino hanno deciso di tenere viva la memoria del figlio destinando il ricavato del volume a borse di studio agli studenti del Modigliani di Giussano e a un torneo giovanile di calcio.