Lissone, assemblea su piazza Libertà. Poche proposte, molte lamentele

A Palazzo Terragni a Lissone assemblea per chiedere alla gente proposte per rilanciare piazza Libertà. In platea più addetti ai lavori che cittadini. Ecco come si è sviluppato il dibattito. Dal Comune un questionario per interpellare la gente. Guarda la Gallery
La gente a Palazzo Terragni per discutere su piazza Libertà
La gente a Palazzo Terragni per discutere su piazza Libertà Gianni Radaelli

Doveva essere una serata di proposte e suggerimenti sul futuro del centro storico e di piazza Libertà. In realtà, si è rivelata un’occasione propizia soprattutto per snocciolare, da parte di un pubblico non delle grandi occasioni, le criticità e le problematiche attuali. Il Comune di Lissone, dando seguito ad una istanza formale protocollata dall’associazione “Lissone Commercia” (realtà che riunisce gli esercenti del centro), ha promosso venerdì 1 giugno, a Palazzo Terragni, un’assemblea pubblica dal titolo “Metti le idee in piazza” per consentire ai cittadini di proporre all’amministrazione comunale idee e suggerimenti per rendere migliore la piazza centrale della città ed il centro urbano. Di proposte, in realtà, ne sono arrivate poche rispetto a quanto forse desiderato.

Dalla platea, composta principalmente da addetti ai lavori, le sollecitazioni dei privati cittadini si contano sulle dita di una mano.


Molte le critiche per lo stato di fatto.

Lorenzo Terlera, presidente di “Lissone Commercia” ha bocciato la Ztl “come oggi strutturata a Lissone”. “Chi arriva a Lissone da fuori magari può apprezzare, ma non sa cosa accade dalla mattina alla sera; così come è, la ZTL non va bene- ha detto in apertura di serata – perciò ne vorremmo parlare”. Terlera ha invocato azioni immediate perchè, ha affermato, “domani mattina è già il futuro”, rimarcando un appeal del centro storico che di fatto non attira visitatori. “Manca tanto per definirci centro commerciale naturale” ha commentato paragonando addirittura la zona delle Poste a Beirut “lì dietro c’è tutto da riqualificare”. Terlera ha posto l’accento sulle criticità viabilistiche “se la gente deve fare tanti giri per acquistare qualcosa e non c’è parcheggio, va nei supermercati” e sulla necessità di tenere viva Lissone “ma non possiamo fare feste tutti i giorni, la quotidianità è un’altra cosa..”. Rammaricato in conclusione per le poche presenze. “Stasera siamo pochissimi, ci aspettavamo più gente”.


Il questionario del Comune

Da parte dell’amministrazione comunale, presente il sindaco Concetta Monguzzi e gli assessori Alessandro Merlino e Marino Nava sul palco, è giunto l’invito ai cittadini a promuovere idee anche attraverso un questionario apposito, e la conferma che il Comune di Lissone “attende proposte ed idee della cittadinanza quali linee guida da consegnare ad un professionista per la manifestazione d’interesse per il rinnovamento di centro storico e piazza Libertà” ha precisato Monguzzi. “Tante persone vivono il centro e ognuna ha la sua esigenza, vi chiediamo uno sforzo e di pensare a quello che potrà essere fatto e consegnarci questo vostro pensiero” ha ribadito il sindaco prima di aver delineato, attraverso delle slides, la filosofia, ovvero lo spirito che il Comune vuole porre al centro di una riqualificazione importante per il cuore della città. Filosofia che di fatto sta nell’impronta votata alla socializzazione, all’incontro, allo sviluppo dell’impronta commerciale, culturale e sociale di questa zona della città, che al suo interno ha angoli storici, monumenti da porre al centro dell’attenzione, luoghi verdi e di incontro. Con l’obiettivo dichiarato, di rivitalizzare zone ad oggi poco illuminate, fruite o decisamente in secondo piano pur trattandosi di vie o piazze che conducono al centro urbano. Un excursus, quello del sindaco, incentrato su concetti di sviluppo e di “valore aggiunto” che tuttavia – seppur condivisibile in quanto a spirito, è apparso ai più troppo generale. “E’ un pensiero astratto” ha commentato il presidente di Lissone Commercia.


Il dibattito sulla Ztl

Di fatto, la gente si aspetta interventi concreti ed immediati. Perchè, si è percepito in sala, l’opinione è che si sia atteso troppo tempo e, ancora di più, perse delle occasioni. Non sono mancate critiche e polemiche. Al Comune, è criticata la scelta di aver “imposto la Ztl” nonostante il parere contrario dei commercianti, ad esempio.

Carlo Cortinovis, residente in piazza, ha preso parola per primo. “C’è un approccio sbagliato della Ztl alla soluzione del problema del centro- ha detto- bisogna rispettare tutti, anche i commercianti, il vostro è stato un atto di prepotenza. Per il futuro serve un cambiamento di metodo. Solo adesso ci chiedete di dare proposte concrete, se l’aveste fatto per le poltroncine in piazza avreste risparmiato 30mila euro…”.

Lorenzo Del Bue ha, al contrario, evidenziato i miglioramenti apportati con la Ztl 7 giorni su 7. “Il clima è cambiato, non c’è parcheggio selvaggio, ed è un valore positivo che fa bene a tutti, famiglie ed anziani- ha detto- serve però mettere mano al vecchio cantiere a due passi da qui, sui giardinetti c’è tanto da fare”.

Alice Moioli, presidente del Comitato del Centro, ha posto sono i riflettori le problematiche dei rifiuti. “Molti commercianti che non risiedono qui, già al sabato espongono la spazzatura – ha affermato- quindi noi la domenica viviamo nella spazzatura”. Ma non solo. “Via S. Giuseppe sembra il Bronx” ha sentenziato “la pavimentazione è dissestata e manca l’illuminazione”.

Tra gli altri interventi di serata, quello di Maurizio Mariani, dell’associazione Equibici, dettosi favorevole alla Ztl (“Non bisogna tornare indietro”), ha proposto “zona a 30 km/h per via don Minzoni” e “percorsi protetti per raggiungere il centro”, mentre il consigliere comunale Roberto Perego ha criticato apertamente il Comune per non la condivisione delle proposte per quanto già fatto per il centro ed ha avanzato proposte. “Mantenere la Ztl solo il sabato e la domenica, sistemare l’arredo urbano con un concorso di progettazione ed innovazione, i cui 3 progetti migliori devono essere esposti per essere scelti dai cittadini, ai quali chiedere conto anche della Ztl” ha affermato.

Piermarco Fossati, consigliere comunale M5S Lissone, ha ribadito che “manca dialogo da parte del Comune” e che vi è “la necessità di avere una progettualità da qui ai prossimi 10 anni, facendo scegliere ai cittadini”.

Ruggero Sala, consigliere comunale di “Per Lissone Oggi”, ha condiviso il fatto che oggi la città ha bisogno di ascolto. “Non c’è progettualità, e semmai avreste dovuto seguire quanto fatto dalle precedenti amministrazioni- ha puntualizzato- lo spostamento della fontana andava nella direzione ben precisa di riqualificazione di un’area del centro e mi da fastidio il qualunquismo: se i commercianti dicono che c’è un problema significa che è reale. Noi diciamo di avere la Ztl come nel passato, al sabato e alla domenica, diamo contributi ai privati per rifare le facciate, miglioriamo l’estetica, pensiamo a via Cavour che oggi è come il Bronx”. Migliorie che passano, secondo altri, dal collocare fioriere in piazza, mettere in sicurezza il silo di Piazza Libertà (“alle volte fa paura andare lì sotto”), eliminare le barriere architettoniche (”attendiamo risposte”) e creare occasioni di incontro. Su quest’ultimo punto, l’assessore Merlino, ha annunciato l’intenzione di pensare con “Lissone Commercia” a formule di svago ed iniziative serali per il mese di giugno, precisando che per il 2018 “Il Comune ha da investire 250mila euro per il centro”.